"Le disuguaglianze? Non sono inevitabili"

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Non usa mezzi termini Fabrizio Barca: "Le disuguaglianze non sono un destino inevitabile: sono, piuttosto, la conseguenza di scelte sbagliate, spesso intenzionali. Capire questo vuol dire avere, poi, gli strumenti per agire a monte, sulle cause, e ridurre, se non eliminare, le disuguaglianze". Questo uno dei passaggi importanti dell’intervento di Fabrizio Barca al convegno "Disuguaglianze, un tema dimenticato in campagna elettorale?", organizzato da Fondazione Etica a "Luci nel Parco". Barca lo ha portato a Grosseto Paola Caporossi, che, oltre a guidare Fondazione Etica, fa parte del Forum Disuguaglianze fondato e guidato da Barca stesso. "Perché Barca? – introduce Caporossi –. Perché unisce competenza e azione pratica, e perché la sua vita professionale è stata tutta al servizio del bene comune: non parla in astratto, racconta numeri e fatti concreti". Molti gli interlocutori presenti. Leonardo Marras, assessore regionale del Pd è stato chiaro: "Non è facile affrontare un tema così complesso quando hai i 140 caratteri dei social o i 20 secondi delle interviste televisive. Per questo, cerco di farlo concretamente, ad esempio varando misure concrete". Andrea Ulmi, consigliere regionale della Lega, si sposta sul tema delle diversità, da non discriminare "purché siano nella legalità", "senza eccessi" e non diventino una scusa per i politici per "sciacquarsi la bocca". Anche il presidente di Confindustria, Francesco Pacini, è stato chiaro: "Non è vero che lo sviluppo economico debba prevedere come costo necessario le disuguaglianze, che invece frenano lo sviluppo e richiedono uno sforzo a monte, sull’istruzione, vera prima occasione di uguaglianza in una comunità". Sollecitato da Paola Caporossi, che ha ricordato come le disuglianze siano alla fine demandate al no-profit, don Enzo Capitani, direttore di Caritas, ha chiarito che "non si può delegare la lotta alle disuguaglianze, perché impediscono la crescita equilibrata di una comunità. Bisogna rimettere al centro l’uomo".