
L’auspicio del presidente Tocchi durante la celebrazione ad Alberese dell’importante traguardo raggiunto dall’associazione: "Proposte e soluzioni vanno trovate tutti insieme".
"Continuiamo a crescere insieme, questo è il nostro obiettivo". Così conclude il suo discorso Attilio Tocchi, presidente di Confagricoltura Grosseto durante la celebrazione ad Alberese degli ottan’anni dell’associazione. Dalla costituzione di Confagricoltura sono cambiate tante cose. E negli 80 anni di vita di Confagricoltura Grosseto sono passati personaggi importanti. Carlo Berliri Zoppi, Bartolo Ponticelli, Roberto Pallini furono tra i primi eletti del comitato direttivo. Da Associazione provinciale degli Agricoltori a Confindustria, dal 1944 con il primo presidente Mario Levi Da Zara ad Attilio Tocchi, l’attuale presidente. Il 1944 fu un anno drammatico e al tempo stesso pieno di trasformazioni, un periodo storico in cui Grosseto e la Maremma si trovarono a ricostruire un tessuto sociale ed economico minato dal secondo conflitto mondiale.
"Se i governanti, sia nazionali che regionali, operano per lo sviluppo comune e fanno leggi idonee al commercio è grazie all’azione costante e propositiva della rappresentanza di categoria – sottolinea Tocchi –. Non è pensabile l’azione individuale e lo dico da agricoltore. Se vogliamo contribuire a migliorare il nostro lavoro dobbiamo insieme trovare soluzioni e idee per consentire alle generazioni future di fare di questa meravigliosa terra un luogo di benessere. E quando capita, come capita, di leggere contrapposizioni sindacali, prese di posizione anche tra associazioni di categoria, siatene felici non rammaricatevi. Perché la dialettica, onesta e leale, produce progetti economici duraturi. Sono dell’avviso che sono le idee che fanno la differenza tra gli uomini e tra le associazioni e noi le idee le abbiamo dimostrate sin dal 1944". La cerimonia al Granaio Lorenese di Alberese ha visto una grande partecipazione, soprattutto di associati. "Ho un’azienda nel comune di Manciano – dice Emanuele Romagnoli, imprenditore dell’azienda Le Chiuse – fondata 25 anni fa. Era una proprietà antica della mia famiglia e si basa sull’attività agrituristica che ne è il core business. E’ ubicata in terreno agricolo, in una parte collinare non adatta a coltivazioni. E’ un’azienda di 100 ettari, siamo a pochi passi dalle terme di Saturnia. Ho creato questa connessione con l’agriturismo che richiama un grande pubblico visto che ci stiamo spostando verso un turismo esperienziale. Offriamo ricettività, ristorazione ma anche turismo equestre, attraverso cavalli che allevo. C’è sempre un’evoluzione nella mia azienda, utilizzando prodotti aziendali o locali. Produco olio bio, in un oliveto che si estende per sei ettari con circa mille piante".
"La Selva è una realtà storica biologica fondata nel 1980 da un tedesco che era solito fare le sue vacanze in Maremma – spiega Christian Stivaletti dell’azienda La Selva –. Dall’appoggio per la vacanza ha creato un’impegno, un’azienda che conta 700 ettari di terreno. E’ un’azienda pionieristica dal punto di vista dell’agricoltura biologica. Le nostre eccellenze sono i prodotti trasformati, le passate e salse pronte di pomodoro e dal basilico produciamo pesti. Oltre agli antipasti, verdure sottolio e cantina, la produzione è variegata. Il biologico è il nostro principio fondante, siamo in un mondo competitivo, molte realtà ci hanno affiancato nel mercato e cerchiamo di far valere le nostre esperienze e filosofia senza scendere a compromessi. Il biologico sta crescendo, siamo impegnati nel Distretto Biologico della Maremma Toscana promuovendo questo sviluppo. La nostra sfida è crescere, producendo prodotti di qualità a un prezzo accessibile per le persone che vogliono mangiare biologico".
Maria Vittoria Gaviano