
Sara Minozzi, ormai ex assessora,. aveva le deleghe al Sociale
Era nell’aria da qualche giorno. E alla fine hanno "vinto" i dissidenti: il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha revocato le deleghe all’assessora Sara Minozzi. Ora dovrà essere indicato un nuovo componente della giunta comunale che sarà ancora una volta una donna. Un nome fornito da "Nuovo Orizzonte Civico", il gruppo in Consiglio di cui fanno parte Bragaglia, Baldi, Pieraccini, l’assessore Amante, oltre a Vasellini e Turbanti. Un gruppo che ha chiesto più spazio ottenendo il rimpasto. "Dopo innumerevoli riunioni e molti mesi trascorsi, le forze politiche non sono riuscite a trarre risultati concreti – ha detto Vivarelli Colonna – sono quindi costretto a dover prendere in mano la situazione. Tutto nasce dalle note vicende interne alla Lega: dinamiche che hanno prodotto importanti cambiamenti nella composizione dei gruppi in Consiglio e, di conseguenza, un disequilibrio nella Giunta comunale, sintesi estrema della maggioranza consiliare. E in democrazia, la legge dei numeri e delle rappresentanze, volenti o nolenti, è determinante. A Sara Minozzi va il mio più sincero e sentito ringraziamento per il lavoro svolto".
Adesso Lucia Morucci appare il nome più probabile per il passaggio di consegne. "Sono rimasta in silenzio fino a questo momento – ha detto Sara Minozzi – e voglio farlo anche ora. Ho sempre avuto rispetto per tutti e dunque non voglio, per il momento, rilasciare dichiarazioni".
Durissima la reazione della Lega. "Il sindaco Vivarelli Colonna, nel revocare contro il nostro parere le deleghe all’assessora Sara Minozzi, ha sbagliato due volte – dicono il segretario regionale Luca Baroncini e Massimiliano Baldini e Arturo Bartoletti, rispettivamente commissario provinciale e comunale –. In primis perché ha assunto una decisione politicamente errata e che non condividiamo, in secondo luogo siamo sicuri che, revocando le deleghe a Minozzi, il sindaco abbia indebolito la sua Amministrazione in un settore strategico e fondamentale per la comunità grossetana. Sara Minozzi, infatti, era uno degli assessori più competenti di cui disponeva. Se poi questa decisione fosse conseguenza del ricatto politico di Noc allora l’errore sarebbe triplo, perché chi lega il proprio supporto nella maggioranza ai dettami di una condizione particolare, poi farà altrettanto in futuro, tenendo la città sotto lo scacco di 3 consiglieri comunali fino alla fine del mandato. Ora il sindaco si è assunto una pesante responsabilità, responsabilità che ricade anche sui rapporti con gli alleati del centrodestra. Ma la responsabilità più grande è quella dei consiglieri del Noc nei confronti dei cittadini perché, per loro rivalsa, hanno usato il ruolo di consigliere comunale non per progetti o temi d’interesse cittadino, ma per ricattare il sindaco . Questo comportamento crediamo li collochi fuori dal futuro del centrodestra grossetano. In attesa dei necessari passaggi politici e delle opportune riflessioni con i rappresentanti leghisti del territorio, esprimiamo supporto e stima a Sara Minozzi".