"Frazioni, infrastrutture e sanità. Chiediamo un cambio di passo"

Il Pci di Massa Marittima critica la visita del Ministro della Sanità e l'assessore regionale, sottolineando la mancanza di proposte concrete su sanità, urbanistica e trasporti. La lista di Vinciarelli è vista come più aderente alle necessità del territorio.

"Frazioni, infrastrutture e sanità. Chiediamo un cambio di passo"

"Frazioni, infrastrutture e sanità. Chiediamo un cambio di passo"

"Se si voleva dare spettacolo la visita del Ministro della Sanità Schillaci ha avuto senz’altro l’effetto desiderato, così come se si voleva ascoltare un disco rotto e incantato che ripete le stesse frasi per darci illusioni che tutto funziona, non ha mancato in questo l’assessore regionale Bezzini". Il Pci di Massa torna a parlare di sanità. "Il ritorno alle zone distretto, che non significa aumentare i costi, se si prendono opportuni provvedimenti e si moltiplicano le dirigenze e settori amministrativi, è auspicabile – aggiunge il Pci – Se poi spostiamo l’attenzione su altri settori, al di là dei toni accesi su vari argomenti con frasi che fanno sembrare quello che dovrebbe essere un confronto sui programmi una vera e propria guerra personale, di proposte concrete se ne parla poco". Il Pci sposta la propria attenzione anche su altri problemi che affliggono il territorio: "Quando si parla di urbanistica e decoro nel capoluogo e nelle frazioni, di come andare alla sistemazione dell’Area Molendi, su come recuperare il Castello di Monteregio prima che crolli o gli immobili in abbandono dell’Area ex Agraria , non riusciamo a vedere proposte concrete. Sul trasporto ci sono idee chiare perché sia ripristinato il servizio urbano e sia data una riorganizzazione funzionale a quello extraurbano? Stessa cosa sui Consigli di frazione che devono ascoltare e rendere protagonisti anche i cittadini dei piccoli agglomerati come Cura, La Pesta, Capanne e quelli delle campagne. Se queste sono le basi di partenza la maggiore concretezza è data proprio dalla lista di Vinciarelli che si avvicina più a quanto vorremmo vedere per il futuro del territorio anche oltre ai confini geografici fissati dalle mappe".