Si chiamano "Le brutte persone" ma di brutto hanno ben poco grazie alle loro capacità di mettere in campo iniziative che animano la città anche nei cosiddetti "periodi morti" della stagione. Così alla festa di Halloween dove certamente sono state il motore dell’iniziativa che le ha viste rianimare la piazza e i i vicoli della città del balestro. Un vero successo vista la tanta partecipazione di cittadini, in molti sono usciti di casa e si sono riversati in quei luoghi che in passato erano i "social" dove ci si confrontava e parlava di tutto. Discussioni spesso animate, qualche volta litigi ma il bello era lo stare insieme e questo obiettivo è uno degli elementi che va colto e restituisce una sorta di umanità in un contesto fatto di schermi e tastiere. E lo sguardo di queste "Brutte Persone", che le rendono particolarmente belle, è il pensiero che hanno rivolto agli ospiti del Falusi ai quali hanno fatto visita ed hanno portato quel sorriso che è la migliore terapia contro la solitudine, che conta più della somministrazione di un farmaco e rende viva la memoria di uomini e donne.
CronacaFesta con le "Brutte Persone". Serata diversa al Falusi