REDAZIONE GROSSETO

Estorsioni e minacce, condannato a 4 anni

L’uomo aveva preso di mira una famiglia , pretendendo che gli regalasse l’auto e anche i soldi per il passaggio di proprietà

Tribunale (foto d'archivio)

Grosseto, 17 gennaio 2020 -  Accusava i componenti di una stessa famiglia di averlo segnalato alle forze dell’ordine per il presunto possesso di una pistola. Una denuncia a seguito della quale, a suo dire, la Guardia di finanza gli aveva perquisito la casa e sequestrato l’auto. E così da loro pretendeva il rimborso dei soldi serviti per l’assistenza di un avvocato, e anche la loro auto a titolo di cauzione. Giuliano Fenici, grossetano di 36 anni, dietro continue minacce era riuscito a farsi consegnare dai poveri malcapitati la loro auto, una Renault Clio, un computer e un autoradio.

Inoltre pretendeva che fossero loro a pagare anche il passaggio di proprietà dell’auto a suo favore, tanto che una volta entrato in possesso dell’utilitaria aveva fatto salire il capofamiglia per portarlo al Pra ed effettuare il passaggio. Ma il passaggio non ci fu. A impedirlo fu la polizia che stava monitorando gli spostamenti di Fenici. Pressioni accompagnate da continue telefonate intimidatorie verso i vari componenti della famiglia finita nel suo mirino per costringerli a non denunciarlo. Ma le minacce di morte non erano servite sia la madre che uno dei figli si erano rivolti alle forze dell’ordine e lo avevano denunciato. E nemmeno avevano lasciato Grosseto come invece gli aveva intimato il Fenici: "voi ve ne dovete andare da Grosseto". Giuliano Fenici è finito davanti al Tribunale di Grosseto con l’accusa di estorsione, rapina e tentata violenza privata. I fatti risalgono al periodo fra marzo e aprile 2017. Fenici e le sue vittime si conoscevano da tempo. Dopo essere riuscito a farsi dare la loro auto aveva preteso anche soldi per portarla in officina a ripararla.

Nel mirino di Fenici era finito uno dei figli della coppia: "ti avverto un’altra divisa davanti agli occhi miei e sei finito" lo aveva minacciato il Fenici. Fenici era stato anche denunciato per stalking, accusa per la quale è, però, stato assolto dal collegio presieduto da Adolfo Di Zenzo, giudici a latere Giovanni Puliatti e Gian Marco De Vincenzi, perché il fatto non sussiste. Nello stesso dibattimento è stato accorpato anche il procedimento a suo carico per cessione di sostanze stupefacenti, hashish e marijuana, che Fenici avrebbe dato gratuitamente ad alcuni ragazzi minorenni. Reato per il quale l’imputato venne arrestato: al momento dell’arresto fu trovato alla guida di un’auto insieme a quattro minorenni. Assistito dall’avvocato Carlo Valle, Fenici è stato condannato a 4 anni e due mesi di reclusione, tre anni in meno di quelli chiesti dal Pm Anna Pensabene. Dovrà, inoltre, pagare le spese processuali e risarcire con 10 mila euro le parti civili, cioè le sue vittime. Per lui anche l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Angela D’Errico © RIPRODUZIONE RISERVATA