Digitalizzazione delle opere delle Clarisse. La collezione sarà presto online

La Fondazione Grosseto Cultura ha ottenuto un finanziamento di 500mila euro per trasformare il Polo culturale Le Clarisse in un museo multisensoriale interattivo, accessibile anche a persone con difficoltà motorie. Il progetto prevede la digitalizzazione del patrimonio culturale.

Digitalizzazione delle opere delle Clarisse. La collezione sarà presto online

Digitalizzazione delle opere delle Clarisse. La collezione sarà presto online

La Fondazione Grosseto Cultura si è aggiudicata un finanziamento di circa 500mila euro per trasformare il Polo culturale Le Clarisse in un museo multisensoriale senza barriere. A curare il progetto "Tech&Art" è la società di progettazione Wav-e di Valeria Fabbroni e Aldo Lazzeri. L’obiettivo del progetto, in collaborazione con il Polo Universitario Grossetano, è di consentire una visita museale interattiva attraverso una completa digitalizzazione del patrimonio culturale. Il visitatore potrà interagire con schermi ad alta definizione e in modalità touchless, senza contatto fisico. Ogni servizio sarà fruibile anche dagli utenti con difficoltà motorie. "Dallo scorso settembre – spiega la presidente di Wav-e, Valeria Fabbroni – si è avviata la campagna di digitalizzazione attraverso due scanner ad alta risoluzione. Il primo, Wide-teck 36 art, permette di acquisire l’immagine ad altissima risoluzione per creare dei gemelli digitali in grado di fornire un valore scientifico e probatorio alle opere d’arte. L’altro scanner, Eva, permette la digitalizzazione tridimensionale. Queste tecnologie daranno la possibilità di creare un archivio digitale di altissima qualità per ogni singola opera conservata nella collezione museale. Il prossimo step sarà la ristrutturazione del sito web del Polo Le Clarisse, così da mantenere sempre informato l’utente sulle novità. In parallelo inizierà il coinvolgimento delle scuole del territorio"."È una vera e propria evoluzione che renderà ancora più unico il nostro museo – spiega il presidente di Fondazione Cultura, Giovanni Tombari – L’ingresso nel mondo digitale renderà ancora più interattivo il museo per le nuove generazioni".

Steven Santamaria