REDAZIONE GROSSETO

Dal Liceo Artistico all’Università Così si studia l’archeologia

E’ iniziata per 26 studenti delle classi terza, quarta e quinta del Liceo Artistico di Grosseto un’affascinante e nuova esperienza formativa: Fondazione Polo Universitario Grossetano ed Università di Siena offrono loro infatti una straordinaria opportunità per avvicinarsi, con un corso di 15 ore, all’attività degli archeologi ed alle applicazioni digitali da essi utilizzate. I giovani conosceranno il contesto della formazione superiore in materia di beni culturali e le possibilità che essa mette a disposizione; sperimenteranno il lavoro sui reperti con attività laboratoriali e consolideranno le proprie competenze trasversali con l’elaborazione di contenuti digitali originali. Il corso offre una formazione innovativa che coniuga alcuni aspetti canonici del lavoro dell’archeologo con le nuove prospettive lavorative collegate alla costruzione di contenuti culturali nell’ambito della comunicazione digitale, oltre ad informare sugli sbocchi occupazionali nel settore specifico. "Il progetto si inserisce nel programma di studio di un deposito di ceramica romana riportato alla luce negli anni ’50 del secolo scorso ad Arezzo, si tratta degli scarti di lavorazione di una fornace romana attiva alla fine del I secolo A.C. che produceva servizi da tavola in ceramica, firmati dal produttore Cn. Ateius. Lo studio del materiale è stato affidato dalla Soprintendenza Archeologica, e il processo di schedatura degli oggetti viene svolto da anni nel laboratorio di Ceramica Classica allestito al Polo Universitario Grossetano – spiega la referente del progetto Mara Sternini – Le conoscenze specifiche e le pratiche acquisite saranno successivamente elaborate in maniera originale e creativa in forma di contenuti digitali da pubblicare sul web, che potranno essere realizzati consolidando le competenze riflessive e trasversali dello studente grazie anche alla visita al museo Archeologico di Arezzo". "Il progetto è destinato alle eccellenze del triennio – afferma la professoressa di Storia dell’Arte Marcella Parisi del Polo Bianciardi – si tratta dell’orientamento attivo, cerchiamo infatti di proporre stimoli adeguati agli studenti che mostrano attitudine al proseguimento degli studi dopo il diploma".

"La Fondazione Polo Universitario Grossetano rappresenta sempre di più un punto di riferimento non solo per l’erogazione delle lezioni universitarie, ma anche di corsi di alto livello scientifico – ha detto la presidente Gabriella Papponi Morelli –. Sono preziosi strumenti per studenti degli istituti superiori perchè permettono loro di affacciarsi alla formazione accademica ed individuare il loro futuro indirizzo di studi. La presenza nella nostra sede di biblioteche, laboratori ed, a breve, del Centro delle Scienze e della Tecnica, rende il Polo Universitario il fulcro della crescita culturale del territorio".