REDAZIONE GROSSETO

"Controlli e prescrizioni Servirebbe buonsenso"

Matteo Ielpo ha "Il Gotto" e "7000 caffè": "Ormai demotivati, basta accanimento"

Si chiama Matteo Ielpo ed è un giovane imprenditore di Massa Marittima. In città ha un ristorante che si chiama "Il Gotto". Racconta le sue difficoltà ad un anno dall’esplosione della pandemia, le conseguenze e le difficoltà incontrate. "Insieme all’impatto causato dal virus che ha generato l’emissione di tanti Dpcm e rivoluzionato il modo di vivere per tutti e condizionato fortemente le attività ponendoci di fronte ad una nuova realtà – inizia – creando forti malumori e imponendo decisioni controcorrente, tutti siamo stati costretti ad adeguarsi, nel pieno rispetto delle regole stabilite. Questo non toglie tuttavia che siano state generate pecche o distorsioni, affrontate in alcune occasioni un modo unilaterale o quantomeno discordante. Le attività al pubblico hanno subito un drastico ridimensionamento economico, nonostante la volontà degli operatori di ottemperare alle rigide prescrizioni, come riducendo tavoli, dotandosi dei presidi necessari per la sanificazione degli ambienti con disinfettante adeguato e l’igiene delle persone con gel disinfettante. Tutto questo ha portato a far lievitare i costi".

"La mia attività, aperta da un anno, ha dovuto rinunciare ad incassi che la pandemia ha fatto diminuire sensibilmente – aggiunge Ielpo - La classica "movida" che tanto impaurisce e crea assembramenti è stata accentrata in quei locali che vedono i giovani fare il classico aperitivo. Un senso è però controllare e fare sanzioni, un conto è invece accanirsi e questo è un altro dei problemi che ho dovuto fronteggiare". Ben 23 sono stati i controlli subiti da il "Gotto" anche quando era in vigore il solo asporto. "Mi è sembrato molto esagerato – aggiunge Matteo Ielpo - Sarebbe stato necessario, utile e consigliato intervenire con un criterio di avvertimento orale da parte di chi deve tutelare il cittadino, anche e soprattutto chi svolge un lavoro e deve immedesimarsi anche da sentinella. Un commerciante non ha lo stesso diritto di tutela?". Poi chiude. "In una realtà come Massa Marittima dalle limitate possibilità di creare "assembramenti" che si sono visti nelle grandi città, ci si aspetta un contatto più diretto, direi umano e di buon senso – aggiunge - Se questo non c’è si demotivano anche le ultime risorse di chi, con entusiasmo, cerca di avviare un’ attività con spirito di sacrificio, cercando di adeguarsi alla difficile situazione del momento e cercando di applicare con scrupolo le disposizioni con nuove modalità lavorative nel rispetto delle regole".