Quanti danni ha fatto l'incendio a Cinigiano?

In fiamme un'area di 700 ettari. Il monitoraggio di Coldiretti Toscana: bruciati fienili, vigne, olivi, foraggi, pascoli

Cinigiano (Grosseto), 27 luglio 2022 - Un luglio infernale per la Toscana. Dopo gli incendi di Massarosa e di Cinigiano, che hanno completamente distrutto vastissime aree del territorio, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha deliberato lo stato di calamità regionale. Al momento a Cinigiano resta attivo un solo focolaio attivo, la maggior parte del rogo è stata estinta dai vigili del fuoco. "È stata effettuata la verifica del perimetro complessivo - ha fatto sapere il sindaco di Cinigiano Romina Sani - e la zona bruciata non si è completamente raffreddata". Coldiretti Toscana parla di un "monitoraggio pesantissimo per l'agricoltura delle belle colline di Cinigiano". Dunque viene da chiedersi: quanti danni ha fatto l'incendio a Cinigiano? 

I danni

L'incendio a Cinigiano ha interessato un'area di 700 ettari e ha costretto molte famiglie a evacuare. Nel rogo delle colline maremmane sono bruciati fienili, vigneolivetipascoliforaggi e recinti. Diverse aziende agricole, tra cui allevamenti e agriturismi, sono state pesantemente danneggiate dalle fiamme. È questo il primo monitoraggio fornito da Coldiretti Toscana sui danni dell'incendio a Cinigiano.

"Ci troviamo purtroppo di fronte a pochi giorni di distanza dall'incendio di Massarosa - spiega il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi - ad una nuova scena di devastazione con centinaia di ettari a bosco e coltivazioni andate in fumo". "Ora servono aiuti"- prosegue il presidente - per consentire a tutte le imprese agricole danneggiate dall'incendio "di ripristinare al più presto la produttività aziendale". 

Le aziende

Per Milena Sanna, direttore di Coldiretti Grosseto, "il quadro dei danneggiamenti e del numero di aziende interessate (dall'incendio, ndr) è ancora provvisorio a causa del blackout di linee telefoniche ed Internet e dell'impossibilità di raggiunerle per non intralciare il lavoro dei soccorsi. Questo lavoro di mappatura proseguirà - spiega ancora Sanna -. Gli imprenditori hanno lottato contro le fiamme con quello che avevano, con acqua e terra, per salvare le strutture e tutto ciò che era possibile strappare dalle fiamme. Il rogo ha interessato alcuni fienili pieni di scorte di foraggi, che sono andate completamente distrutte, i recinti di un allevamento e prevalentemente terreni coltivati a cereali, pascoli, oliveto e vigneto. I danni sono ingenti, per ripartire servirà tempo e risorse: fattori di penalità che per queste aziende vanno a sommarsi ai mesi di insostenibili rincari e speculazioni su materie prime ed energetiche che hanno fatto lievitare i costi di produzione''. 

La situazione ora 

Al momento a Cinigiano continua la fase di controllo dell'incendio, dove prosegue il monitoraggio con squadre pronte a intervenire in caso di ripresa delle fiamme. "Al momento un solo focolaio oggetto di intervento di raffreddamento nella zona di Formicone - ha detto il sindaco di Cinigiano Romina Sani -. È stata effettuata la verifica del perimetro complessivo e la zona bruciata non si è completamente raffreddata". "Le tre famiglie che erano state evacuate sono state fatte rientrare nelle abitazioni", aggiunge.

Rimangono disservizi di telefonia fissa e mobile e internet. "In serata - conclude il sindaco - la strada provinciale 17 Voltina sarà riaperta, quando saranno terminati i lavori di messa in sicurezza delle piante su strada. Proseguiranno i lavori di somma urgenza a traffico aperto nelle scarpate".