Centenario, al via gli incontri per lo sviluppo

Si parte con "Un mare di ghisa", un laboratorio con la cittadinanza che si terrà al Casello Idraulico con l’antropologa Letizia Bindi

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"Cosa è necessario e opportuno salvaguardare e valorizzare del patrimonio bio-culturale di questa città?": da questa domanda parte il primo incontro pubblico legato al Centenario del Comune di Follonica. L’appuntamento è con l’antropologa Letizia Bindi che il prossimo 27 settembre, alle 16, terrà una laboratorio partecipativo al Casello Idraulico quale sono invitati tutti tutti i cittadini e le cittadine. Nel 2023 la città del Golfo festeggerà il suo primo secolo e per, per celebrare questa importante ricorrenza, l’Amministrazione comunale ha deciso di sostenere alcuni progetti, dalla realizzazione di un docu-film alla pubblicazione di un volume di saggistica. I singoli autori e autrici che stanno portando avanti i vari progetti parteciperanno a degli incontri dove si parlera`, volta per volta, della visione della citta` e delle prospettive future. E ognuno di loro, in base ai propri ambiti di provenienza – che vanno dall’antropologia alla letteratura, passando per la cinematografia, lo sport o la storia – terra` delle lezioni con l’obiettivo di avvicinare le cittadine e i cittadini alle celebrazioni. Il primo appuntamento è quindi con Letizia Bindi che, in vista del Centenario, ha organizzato un laboratorio con la cittadinanza dal titolo "Mare di ghisa", che si terrà il 27 settembre al Casello Idraulico di via Roma. L’incontro è pensato per proporre un’occasione di co-progettazione partecipata e di sviluppo di una strategia condivisa di narrazione della comunità locale, basata essenzialmente su "Quel che c’è", ovvero sui maggiori punti di forza della località e della storia e del patrimonio locale, su "Quel che manca", riferendosi ai maggiori punti di debolezza, per andare poi a parlare dei rischi che minacciano maggiormente il territorio e la comunità locale e le maggiori opportunità a disposizione. Alla fine del percorso la volontà è quella di arrivare a una restituzione il più possibile plastica, dinamica e creativa di "Chi siamo", ovvero ciò che caratterizza e individua il territorio e la comunità.