"Cavalli a rischio all’ippodromo dei Pini"

Di Giacinto: "Struttura fatiscente e inservibile. Eppure il ministero ha investito tanto e il Comune parlava di fiore all’occhiello"

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"La situazione dell’ippodromo dei Pini va analizzata nell’esclusivo interesse della città". Inizia così Massimo di Giacinto, consigliere di minoranza del Comune di Follonica. "Ai "Pini" si fanno corse al trotto e, dall’estate 2018, anche al galoppo. Ha una pista per il trotto unica in Italia perché lunga 1400 metri e un’altra, di 1000 metri, per il galoppo – aggiunge –. Poi ci sono strutture importanti come gli uffici, la Club House, la clinica veterinaria, il ristorante-pizzeria-bar e naturalmente i box per i cavalli. La situazione però, è questa: la pista per le corse al trotto è velocissima perché da anni non è conservata con apporto di sabbia di fiume tanto che i cavalli rischiano continuamente azzoppamenti e non è più possibile, per ovvie ragioni, proporre l’impianto follonichese per lo svernamento e la preparazione dei cavalli. Per questo motivo sono utilizzati solo una trentina degli oltre 400 box esistenti. Poi la Club House è chiusa, la clinica veterinaria pure, così come il ristorante-pizzeria-bar ed è rimasto solo uno sportello per le scommesse". Secondo di Giacinto "molti degli immobili avrebbero bisogno di importanti e costosi interventi di sistemazione e manutenzione. Gli appartamentiforesterie non abitati, che sono la maggior parte delle 167 unità immobiliari, sono stati letteralmente saccheggiati di servizi igienici, impianti elettrici e di tutto quello che era possibile portare via. E del parcheggio di fronte all’ingresso dell’ippodromo, ne vogliamo parlare? Mai utilizzato e vittima di ogni tipo di vandalismo poi risistemato, alla meglio, qualche settimana fa ma ancora in stato di degrado e inservibile".

"Quello che rappresentava un vero e proprio ‘fiore all’occhiello’ per Follonica tanto da essere un punto di incontro degli appassionati dell’ippica, di famiglie intere e di turisti nelle belle, e affollate, serate di corse in notturna - aggiunge - è ridotto così. Eppure il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha erogato, in totale, sovvenzioni per circa 3milioni e 700mila euro alla società che gestisce le corse. A cui vanno aggiunte le percentuali delle scommesse, e l’impianto è nelle condizioni che sono sotto gli occhi di tutti perché ci si investe poco o nulla".