Biondi e Gennari: "Aurelia, l’adeguamento è proprio il minimo"

Il nuovo contratto di programma tra Ministero delle Infrastrutture e Anas non prevede fondi per la messa in sicurezza dell'Aurelia a Grosseto, suscitando critiche da parte delle associazioni di categoria locali. Confesercenti e Confcommercio sottolineano l'importanza vitale di tali interventi per l'economia e la sicurezza della zona, auspicando un'immediata azione da parte del Governo.

L’assenza di fondi per la messa in sicurezza dell’Aurelia nel nuovo contratto di programma tra Ministero delle Infrastrutture e Anas 2021-2025 approvato dal Cipess (il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) dopo le reazioni della politica ha suscitato quelle delle associazioni di categoria.

Per Confesercenti Grosseto con l’adeguamento dei tratti più critici dell’Aurelia non si sta chiedendo lo straordinario, ma il minimo indispensabile. Gli interventi rivendicati dai governanti locali e dai rappresentanti politici del territorio insomma sono una questione vitale, proprio nel vero senso della parola.

"Ogni momento che passa in più, almeno per quanto riguarda la messa in sicurezza dell’Aurelia da Grosseto fino al confine con il Lazio, è ancora di più del tempo perso che non permette alla Maremma una tranquillità evolutiva – ribadisce Andrea Biondi, direttore provinciale di Confesercenti Grosseto –. Le opere di messa in sicurezza sarebbero il minimo insomma da fare, e anche alla svelta. Al Governo è opportuno ricordare che il territorio si aspetta il minimo, gli amministratori locali e gli altri soggetti che si stanno muovendo stanno chiedendo il minimo indispensabile che serve a qualsiasi attività economica, dal turismo all’agricoltura fino all’industria per continuare ad essere competitive". "Infine – conclude Biondi –, ma non per questo meno importante, questi lavori rappresentano anche una priorità per le persone, sull’Aurelia ci sono stati troppi morti".

Per Giulio Gennari, presidente di Confcommercio Grosseto, "nel nostro Paese è ormai fisiologico trovare per ogni Governo che si succede a Palazzo Chigi un’opposizione pronta a denunciare errori e mancanze importanti. Se questo è un dato di fatto, c’è un’altra realtà a mio avviso più importante: quella costituita da migliaia di micro, piccole e grandi imprese della Maremma grazie alle quali il nostro territorio ha resistito e continua a svilupparsi, seppur a fatica, nonostante il gravissimo handicap di una infrastruttura strategica, ma incompleta come il Corridoio tirrenico".

Questa fiducia, per Gennari, potrebbe essere sfruttata dalla politica come volano di una spinta economica per tutto il Paese.

"E’ evidente – conclude il presidente di Confcommercio – che il potenziamento dei flussi commerciali lungo la nostra costa non porterà benefici solo a Grosseto, ma a tutta la Toscana e quindi a tutta Italia. L’auspicio è che (meglio prima che poi) a Roma arrivino un Governo e un’opposizione in grado di cogliere questa opportunità".

N.C.