REDAZIONE GROSSETO

"La politica ha fallito, ora risponda". Esplode la rabbia dei balneari

Le reazioni dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che azzera le concessioni demaniali a partire dal 2023

Un momento dell’assemblea dei balneari, chiamati a raccolta da Confcommercio

Grosseto, 13 novembre 2021 - Delusione, rabbia, smarrimento. Sentimenti palpabili ieri mattina nell’Aula Magna del Polo universitario Grossetano dove il Sib (Sindacato italiano balneari) di Confcommercio Grosseto ha chiamato a raccolta tutti gli imprenditori che in provincia gestiscono i bagnetti sulle spiagge della costa, sia iscritti che non. Una riunione divisa in due parti: prima la mobilitazione generale contro la sentenza del Consiglio di Stato 18/2021, pubblicata martedì scorso, che taglia la proroga delle concessioni fino al 2033; poi l’assembela degli iscritti Sib. Ed è stato nella prima parte che i balneari, comprensibilmente, hanno fatto fiamme e fuoco supportati anche dalle argomentazioni di Stefania Frandi, presidente regionale Sib la quale, di ritorno da Roma dopo l’incontro con le parti politiche, si è fermata in città proprio per l’iniziativa di Confcommercio.

"Non se ne può più – ha tuonato Gianluca Ricci , titolare del ’Bagno castiglionese’ e componente della Giunta Confcommercio – È dal 2006 che viviamo in una situazione di incertezza totale. È vergognoso che un Paese come l’Italia non abbia ancora legiferato in una materia strettamente connessa alla sua prima fonte di reddito, ovvero il turismo. In Germania hanno subito sistemato le cose. Da noi, invece, i politici scaricano tutto sulle nostre spalle". Come detto, l’incontro di ieri nella prima parte era aperto a tutti. È dunque intervenuto anche Adalberto Sabbatini, titolare dell’Ultima Spiaggia e rappresentante Cna. "La politica ha fallito. Tutti i partiti hanno fallito – ha detto Sabbatini – Questo glielo dobbiamo dire in faccia. I partiti c’erano anche dieci anni fa eppure nulla si è mosso. In tutto questo tempo non sono stati capaci di fare una legge da mandare in Europa e che l’Europa accettasse. Dobbiamo dire le cose come stanno. Loro (i politici, ndr ) hanno creato un problema enorme e loro lo devono risolvere".

"Sono basito. Abbiamo fatto investimenti, nel passato e nel presente e adesso ci troviamo a questo punto anche a causa di Legambiente, associazione con la quale Castiglione ha sempre avuto un buon rapporto – ha detto Luciano Cruciani ,vice presidente del consorzio ’Il Cormorano’ di Castiglione della Pescaia – La sentenza del Consiglio di Stato è una notizia che dobbiamo metabolizzare". "Dobbiamo ritrovare subito l’unità e la compattezza della nostro categoria – ha detto Simone Guerrini , presidente dell’Associazione balneari di Marina e Principina – e puntare a nuove regole per la tutela degli investimenti fatti nelle nostre aziende". 

Andrea Fabbri