Massa Marittima (Grosseto), 14 agosto 2024 – Ieri alle 12 in punto di ieri mattina, come in un felice connubio, insieme al risuonare della campane della Cattedrale, i valletti comunali hanno alzato il sipario sul palio, opera di Gabriele Arruzzo, che stasera andrà ad abbellire la sede di uno dei Terzieri protagonisti del Balestro numero 129. Un drappo che, se da una parte mette in evidenza gli stemmi di Borgo, Cittanuova e Cittavecchia, dall’altra pone al centro un’enorme testuggine ed una vela spiegata al vento. Lo stesso artista ha sottolineato, nel presentare il lavoro, le motivazioni della presenza della tartaruga che porta in sé un modo nuovo di dare importanza alle insegne dei rioni come una sorta di revival del passato, ripresa dai canoni antichi, con molto rispetto per questa comunità che tiene insieme tanta storia.
C’era attesa per ammirare questo impianto grafico con la voglia di ammirare il connubio della dedica del Balestro, a Cosimo I Granduca di Toscana. Siamo nel 450esimo anniversario della sua morte e la sala dell’Abbondanza, dove si è svolta la presentazione di questo Palio, nonostante il gran caldo, ha confermato come fra i contradaioli ci sia sempre attesa per conoscere quello che sarà il premio al Terziere vincitore. E ieri, al calar delle tenebre, durante le conviviali cene nei rioni, il Palio di Arruzzo è stato tema ed argomento di discussione soprattutto fra coloro che a partire dalle 21 di oggi saranno interpreti e protagonisti del tifo sul sagrato del Duomo e sulle tribune.
Presente alla cerimonia la sindaca Irene Marconi che nel suo intervento ha voluto sottolineare il ruolo di Massa Marittima, sempre pronta ad offrire spettacolo di quella che è la sua cultura e preparazione, ed ha citato, sopra a tutti, i passaggi legati alla grande manifestazione “Capodanno dell’Annunciazione”. Il Rettore Soldatini ha voluto ripercorrere e sottolineare i legami dell’abbinamento con Cosimo de’ Medici con il Balestro. Anche da parte sua ricalcato il ruolo che Massa Marittima con i suoi Terzieri ha nelle organizzazioni anche provinciali di certe manifestazioni con la chiamata a capofila.