REDAZIONE GROSSETO

Cinghiate agli studenti, prof condannato. Si ispirava al film "L'attimo fuggente"

Due mesi di pena con la condizionale. Il giudice: "I metodi usati dall'insegnante non sono ammessi dalle scuole pubbliche"

Tribunale (foto d'archivio)

Grosseto, 2 marzo 2020 - Il suo intento era quello di correggere i comportamenti dei ragazzi di una scuola media considerati poco consoni. Ma il giudice del tribunale di Grosseto lo ha condannato a due mesi con la condizionale. Era stata la dirigente scolastica, su sollecitazione dei genitori su quei metodi poco ortodossi dell'insegnante, a segnalare il fatto nel 2016.

Secondo l'imputazione il docente avrebbe fatto sedere tre studenti vicino alla cattedra, con il corpo piegato a 90°, colpendoli poi con una cinghia (in modo leggero) o con un frustino. Una volta, secondo i racconti, l'insegnante avrebbe rovesciato il banco di una studentessa perché era in disordine, obbligandola poi a rimettere tutto a posto, nonostante fosse costretta da un busto ortopedico perchè affetta da scoliosi. Infine avrebbe tenuto fuori dall'aula uno studente sistematicamente, dandogli anche scappellotti e calci negli stinchi.

La dirigente aveva anche segnalato che il docente avrebbe fatto fare ai ragazzi una ricerca su alcuna racconti comici che avevano contenuti triviali, e poi avrebbe anche fatto vedere un video con le indicazioni su come baciarsi. Secondo il giudice dunque “il gesto di picchiarli a 90° con una cinghia aveva connotazione umoristica solo per il professore, che ha spiegato di essersi ispirato al film “L'attimo fuggente”. Secondo il giudice infine quelle non erano altro che “forme di abuso: quei metodi non sono ammessi nelle aule delle scuole”.