
Poche ore alla ripresa della stagione, ma intanto Dusan Vlahovic sorride. Sì, perché il Ct della Serbia Ljubisa Tombakovic lo ha inserito tra i calciatori convocati per gli impegni contro Russia e Turchia del prossimo settembre (il 3 e 6). Sarà anche questa l’occasione per dimostrare il suo vero valore, capitalizzando al massimo la ripresa del lavoro con la Fiorentina.
Vlahovic, che fino al lockdown era, con Chiesa, il cannoniere della Fiorentina, ha già avviato il count down: ha voglia di calcio giocato, anche solo per catalizzarsi nuovamente i riflettori addosso.
L’ultimo centro è stata la doppietta alla Samp (con assist) e da allora, dopo aver fatto i conti con la positività al virus, ha dovuto rincorrere su tutti i fronti, rimediando, con la Lazio all’Olimpico anche un’espulsione per un fallo ingenuo. La Fiorentina, però, sulle sue qualità crede, pure se non è esclusa una sua partenza in prestito per il campionato che verrà.
Sia chiaro, prima deve arrivare un centravanti, possibilmente in grado di provare a rincorrere la doppia cifra di marcature, ma provare un’esperienza altrove, magari in una realtà in grado di potergli garantire una maglia da titolare per tentare il salto di qualità decisivo. Vlahovic ha nelle corde la possibilità di essere il potenziale erede di Ibrahimovic, in versione 2.0, e se dovesse presentarsi questa occasione sarebbe pronto a sfruttarla. Ne guadagnerebbe anche il club di Commisso che, l’anno prossimo, oltre ad un portiere (Alban Lafont, che rientrerà dal prestito biennale al Nantes) si ritroverebbe un attaccante fatto. Il Verona è la squadra che più ha ammiccato al serbo. Non sono passati inosservati i suoi gesti tecnici ed atletici, quel suo sinistro e nella realtà dove si sono messi in mostra Amrabat (che oggi festeggerà il suo ventiquattresimo compleanno con la maglia viola quasi indosso), Kumbulla, Rrahmani e via dicendo potrebbe trasformarsi in un trampolino di lancio da non sottovalutare. Intanto, il serbo, farà di tutto per sfruttare i consigli che Iachini saprà fornirgli.
Ieri, il club ha diramato la lista dei convocati: 31, a cui si uniranno, dopo la finale di Coppa Italia del 16 anche Brancolini e Dalle Mura. Tornano Boateng, Cristoforo, Dabo e Saponara, mentre mancano Eysseric, Montiel e pure Dalbert, il cui prestito con l’Inter (che coinvolge Biraghi) deve ancora essere perfezionato negli ultimi dettagli.
L’appuntamento, per tutti, è fissato per domani, per sottoporsi ai tamponi sulla base del protocollo sanitario della passata stagione.
Nessun ritrovo collettivo prima dell’esito dei test anti-Covid: Iachini rivedrà i suoi giocatori nella giornata di domenica, non appena saranno stati processati gli esami che devono sancire la negatività dal virus che nelle ultime ore è tornato a far paura in serie A. Subito dopo, si comincerà a lavorare sul campo per prepararsi all’inizio della stagione, per il momento programmata per il 19 settembre. Oggi intanto, come mostrato dai social del club, sarà svelata la maglia per la nuova stagione.
Francesca Bandinelli