
Alla luce delle ultime prove, Comuzzo potrebbe osservare un turno di riposo. Al suo posto Pablo Marì con Marin Pongracic nel ruolo di braccetto destro
Firenze, 20 settembre 2024 – Strada tracciata. E almeno per adesso Stefano Pioli non è propenso ad attuare stravolgimenti. La vigilia di Fiorentina-Como vive dunque sulle certezze che il tecnico gigliato si è costruito negli ultimi due mesi. Avanti con il 3-5-2, anche se qualche aggiustamento a livello di uomini ci dovrebbe essere. Comuzzo, ad esempio, di un turno di riposo potrebbe averne necessità. Lì dietro c’è bisogno di solidità, di conoscere il sistema di gioco. Per questo negli ultimi giorni sono cresciute le chance di Pablo Marí per una maglia da titolare. Con l’inserimento dello spagnolo al centro, Pongracic traslerebbe nel ruolo di braccetto destro. Soluzione che non stravolge il reparto ma che regala esperienza, in attesa di recuperare pienamente Comuzzo, anche contro il Napoli parso in difficoltà.
Certezze, dicevamo, quelle che Pioli ha sulle corsie esterne dove Dodo e Gosens sono due fattori imprescindibili. Se il brasiliano è già in forma, una condizione in crescita da parte del tedesco non potrà che regalare beneficio all’intera squadra. Piuttosto lì in mezzo è atteso l’esordio dal 1’ di Hans Nicolussi Caviglia dopo lo spezzone (positivo) contro il Napoli. I dubbi della vigilia saranno invece su chi agirà da mezzala con, Fagioli, Sohm e Mandragora in corsa per due maglie. Difficile che Pioli si affidi in quel ruolo a Fazzini.
Soluzioni, tante, anche in attacco. Accanto al ristabilito Kean dovrebbe esserci Roberto Piccoli, in vantaggio su Dzeko e soprattutto su Gudmundsson e lo stesso Fazzini, che nonostante il buon impatto contro il Napoli potrebbe ancora partire dalla panchina. Con il numero 10 islandese, che sarà sicuramente fra i convocati ma le parole di Pioli ("Non l’ho visto ancora al massimo") lasciano pensare che possa venir buono eventualmente per il secondo tempo.
Alessandro Latini
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