
C’è da riflettere bene, soprattutto alla luce delle gare ravvicinate. Sì, perché domani c’è la trasferta contro la Lazio, ma domenica al Franchi arriva il Cagliari. E la settimana successiva, oltre all’ottavo di finale di Coppa Italia, a Firenze contro l’Inter, ci sarà la gara al Maradona contro il Napoli di Gattuso. Solo dopo, si tornerà alla normalità, con un match a settimana e nello specifico con l’anticipo interno col Crotone (sabato 23 alle 20.45). Cesare Prandelli deve dosare bene le forze. A sinistra, domani, ritroverà il cross-man della Serie A Cristiano Biraghi, rimasto fuori nell’ultimo turno per scontare un turno di squalifica, ma il dubbio più grosso riguarda il centrocampo: a chi affidare la cabina di comando della manovra viola? Nuovamente a Borja Valero, oppure si tornerà all’antico, con Amrabat nelle vesti di play?
Si deciderà all’ultimo, anche sulla base dei dati che lo staff tecnico-sanitario consegnerà al tecnico, consapevoli che c’è pure Pulgar a cui il tecnico bresciano ha attinto in più occasioni, ma che non è titolare dalla gara contro l’Atalanta del 13 dicembre. Di certo ci sarà Franck Ribery, che all’Olimpico di Roma proprio contro la squadra biancoceleste ha realizzato il suo ultimo gol in Serie A, lo scorso 27 giugno, e che è ancora a caccia del primo centro stagionale. Fin qui, il francese ha sempre…. "timbrato" lontano dalle mura amiche: toccherà a lui riuscire a sbloccarsi oltre 200 giorni dopo l’ultima volta, anche perché sono sempre i suoi lampi ad accendere in maniera decisiva la squadra. Bisogna andare oltre la difficoltà nel trovare i gol e l’ex Bayern è pronto a farsi trascinatore, trasformandosi in miccia capace di innescare ancora una volta Vlahovic, capocannoniere della squadra insieme a Castrovilli.
L’obiettivo è cancellare quel record negativo che vede la Fiorentina incapace di trovare gol in 6 gare (su 15) di A: solo il Parma ha fatto peggio, c’è da correre ai ripari il prima possibile, anche se la montagna da scalare, la Lazio, è di quelle insidiose. Chi vuole provare a sancire il riscatto viola è anche…..Dragowski. Quel fallo che lo vide protagonista, sei mesi fa, con Caicedo e che sancì l’assegnazione del rigore alla Lazio, lui, non lo ha ancora dimenticato: è reduce da due gare consecutive senza incassare gol, ora punta a calare il tris per sancire la rinascita definitiva, per dimostrare che davvero col Bologna non c’è stato alcun passo indietro. I risultati utili consecutivi sono quattro, ecco perché bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno.
Francesca Bandinelli