ANDREA GIANNATTASIO
Sport

Kouadio, carattere di ferro. E un debutto inevitabile. Tutta la crescita di Eddy

Il giovane difensore del 2006 si è guadagnato la fiducia di Pioli e l’esordio in A. Quanta strada da Tobbiana fino ad arrivare all’Old Trafford. Ma vietato fermarsi.

Uno dei tanti scontri di domencia scorsa tra Eddy Kouadio e Nikola Vlasic

Uno dei tanti scontri di domencia scorsa tra Eddy Kouadio e Nikola Vlasic

Entrare a gara in corso a Old Trafford dopo appena 34’, se pur in un’amichevole, non è un’esperienza comune. Farlo poi poche settimane dopo debuttando tra i grandi in Serie A, a Torino, con la Fiorentina chiamata a riscattare un primo tempo opaco e a difendere punti cruciali, è un banco di prova che può davvero piegare le gambe. Non quelle di Eddy Kouadio. Il difensore classe 2006 ha preso in entrambi i casi il posto di Comuzzo senza esitazioni, imponendosi nei duelli individuali con una naturalezza sorprendente. E battagliando tanto con Cunha in Inghilterra quanto con Vlasic domenica scorsa sempre con la stessa autorevolezza. Se c’era da tremare, Kouadio ha scelto invece di sorridere. È il suo marchio di fabbrica, del resto. Lo stesso che richiama Willy, il principe di Bel-Air, idolo televisivo a cui si ispira.

Il giovane centrale, nato in Italia da genitori ivoriani, ha fatto della leggerezza un vero punto di forza, ma dietro c’è tanta sostanza: un fisico importante, tanto per cominciare, ma anche una personalità fuori dall’ordinario per un ragazzo di appena 18 anni. Cresciuto tra Tobbiana e Galcianese, Eddy ha trovato nel Viola Park il trampolino definitivo per la sua crescita: già un anno fa infatti Palladino lo aveva inserito tra i convocati del ritiro e dopo una stagione da leader in Primavera, Kouadio ha saputo guadagnarsi spazio e fiducia.

Le amichevoli contro Forest e United hanno confermato la sua solidità, convincendo Pioli a premiarlo. Non è un dettaglio: mentre a Torino il classe 2006 faceva il debutto in A, Kospo – arrivato dal Barcellona per 400mila euro – veniva dirottato in Primavera. Una scelta che sembra parlare chiaro sulle gerarchie interne. Il futuro ha già fondamenta solide: Kouadio ha firmato fino al 2027 il primo contratto da professionista e dopo aver vestito le maglie delle giovanili italiane sogna di difendere i colori della Costa d’Avorio. La sensazione, però, è che le prossime scelte non cambieranno la sostanza: la Fiorentina si è trovata in casa un difensore dal potenziale enorme. E se il debutto di Torino è stato il primo squillo, il messaggio è chiaro: Kouadio non è più una promessa ma un giovane già pronto a prendersi spazio tra i grandi. Con la leggerezza di un sorriso e la forza di chi non ha paura di niente.

Andrea Giannattasio

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