
Interesse per il capitano dell’Under 21 tedesca. Mandragora: ci siamo quasi
Un paio di certezze prima di raccontare gli obiettivi in entrata della Fiorentina. La prima è che il club viola ha bisogno di alleggerirsi di qualche esubero a stretto giro di posta. Per completare l’opera ci sarà tempo più avanti, ma sistemare Nzola e Ikoné è una priorità di Daniele Pradè. Il primo ha tante richieste di prestito (Pisa e Genoa, ma anche il Parma con il quale si è parlato a margine del discorso Sohm), mentre Ikoné piace al solito Pisa, alla Cremonese e al Torino, mai tramontato e tornato alla carica nelle ultime ore. Particolare non secondario il contratto in scadenza nel 2026. Tradotto: per cederlo in prestito (anche con un eventuale diritto di riscatto come aveva il Como) la Fiorentina gli dovrebbe rinnovare il contratto. Un bivio significativo. Decisione da prendere in fretta. L’alternativa è aspettare che qualcuno faccia una proposta a titolo definitivo. Difficile.
La seconda certezza è il rinnovo di Rolando Mandragora. Entro il fine settimana avverrà il famoso incontro decisivo. Le parti si sono già aggiornate telefonicamente, Daniele Pradè si è preso qualche giorno per studiare l’offerta giusta e attendere l’ok da Rocco Commisso. Da giorni c’è però un discreto ottimismo per una firma fino al 2029 intorno ai 2 milioni a stagione. E poi c’è il resto. Ovvero il mercato in entrata.
Poche novità in attesa dell’incontro tra Fiorentina e Parma per provare a sbloccare la pista Sohm. Sullo sfondo restano gli altri, da Kessie ad Asllani. Insieme a loro c’è un nome nuovo ed è quello di Eric Martel, colosso del Colonia in scadenza di contratto nel 2026. Mediano classe 2002, capitano della Germania nell’ultimo Europeo Under 21. Non rinnoverà il contratto, cerca un salto di qualità. Costa una decina di milioni, cifra che per il centrocampista la Fiorentina può spendere. Anche se poi probabilmente ne arriverà un altro. Insieme a un attaccante.
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