
Francesco Puleo con la giovane Asia Pergolesi, balzata ai vertici mondiali under 20
Ha compiuto da poco dieci anni ma il Team Karate Puleo Firenze ha già fatto passi da gigante, con le intuizioni e la spinta di Francesco Puleo, ex atleta e ora direttore tecnico nonché referente della Nazionale under 21 di kumite, che lo ha promosso e lo dirige. - Puleo, se a Firenze, ma non solo, il karate sta acquisendo sempre maggiori consensi è anche grazie al suo Team che rappresenta ormai una realtà sportiva di eccellenza.
"Alla base di tutto c’è la grande passione che ci ha consentito finora di ottenere risultati sorprendenti quali 140 medaglie vinte ai campionati italiani e 25 atleti – alcuni dei quali fanno oggi parte di gruppi sportivi militari - che hanno vinto medaglie nazionali e in competizioni europee e mondiali".
Alcuni dei campioni più rappresentativi che hanno calcato il suo tatami.
"Ne cito solo alcuni, fra i più medagliati, per rappresentare simbolicamente anche molti altri: Simone Marino, Alessia Coppola Neri, Mattia Pampaloni, Viola Lallo, Daria Pitta, Alessia Nardi, Caterina Piantini, Gemma Mechi, Gabriele Puleo, Samuele Rufini e Asia Pergolesi, 20 anni, balzata ai vertici mondiali della categoria".
Qual è stata finora la sua gioia sportiva più grande?
"L’aver costruito legami indissolubili con i miei allievi, proprio come è capitato a me con i miei maestri".
Dove vi allenate?
"Al Quartiere 5 dove stiamo pensando di costruire anche una palestra grazie al sostegno di Gieffe Sistemi che ci ha dato una grossa mano in un momento difficile".
Lei ha più volte denunciato disinformazione nel mondo del karate…
"Purtroppo molti ragazzi iniziano in contesti che non fanno parte della Fijlkam - la Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali - né sono riconosciuti dal Coni. E quando arrivano da noi – spesso troppo tardi – ci dicono di non aver mai saputo dell’esistenza dei percorsi agonistici ufficiali".
In occasione dell’ultimo Calcio storico ha ricevuto la nomina di Magnifico Messere. Che cosa ha rappresentato per lei questo riconoscimento?
"Una forte emozione e un grande onore. Non tanto per il titolo in sé ma per il fatto che la città abbia scelto di valorizzare il karate e, in particolare, un percorso come il nostro, costruito con sacrificio, dedizione e costanza".
Franco Morabito
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