Il rebus del centrocampo. Bianco ha le valigie pronte. Mandragora resta in stallo. Caccia a un uomo d’ordine

Simon Sohm è sbarcato nel pomeriggio di ieri nel ritiro inglese della Fiorentina. Lì in mezzo al campo l’impressione è che comunque qualcosa possa ancora accadere. Molto, se non tutto, dipenderà dal futuro gigliato di Rolando Mandragora. L’ottimismo per il rinnovo del contratto (attualmente in scadenza nel 2026, con opzione di un ulteriore anno al raggiungimento di 25 presenze con almeno 45 minuti giocati nella prossima stagione) è via via scemato nel corso degli ultimi giorni.

La richiesta dell’entourage del calciatore si aggira intorno ai 2 milioni a stagione, la Fiorentina confermerebbe volentieri il milione e 600.000 euro che percepisce attualmente il centrocampista. Rinnovo che sarebbe impostato fino al 2028 con opzione per il 2029. Ballano insomma 400.000 euro circa tra domanda e offerta, da qui la fase di stallo dell’ultima settimana. Resta valida la valutazione di circa 8 milioni che la Fiorentina ha fatto di Mandragora a inizio mercato. Fin qui il club viola ha ricevuto soltanto una proposta dal Betis, più o meno della metà. Sconveniente per tutti andare a scadenza, l’impressione è che se non si arriverà al rinnovo il centrocampista campano potrebbe essere ceduto. Scenario a oggi non prioritario, ma comunque da non escludere.

Dovesse finire così la vicenda la Fiorentina tornerebbe sul mercato in entrata con una priorità precisa: un uomo d’ordine da affiancare a Sohm (al momento sembra Fagioli il giocatore più adatto per fare quel ruolo, oppure lo stesso Mandragora). Il nome di Nicolussi Caviglia rimane lì, sullo sfondo del mercato viola. E può diventare un’occasione più avanti. Quando la Fiorentina avrà sfoltito la rosa degli esuberi. Ce ne sono diversi in ogni reparto, compreso il centrocampo. Bianco alla fine dovrebbe salutare (lo cerca con forza il Catanzaro, anche a titolo definitivo), Richardson può avere mercato all’estero.