Bartali e gli ebrei, polemiche per un libro. La famiglia: "Rischiò la vita, niente ombre"

Una nota per replicare alle tesi degli storici Marco e Stefano Pivato secondo i quali non ci sarebbero prove dell'impegno del grande ciclista per salvare tanti ebrei. "Salvò centinaia di vite umane. Un esempio da seguire e non da offuscare".

Il grande campione fiorentino

Il grande campione fiorentino

Firenze, 10 gennaio 2021 - "Come familiari e custodi delle memorie, dell’immagine e del buon nome di Gino Bartali, siamo tenuti a precisare qual è la nostra posizione in ordine alle sortite che di fatto gettano ombra sulla sua figura cristallina e sul suo impegno umanitario".

Comincia così l'intervento della famiglia Bartali in reazione alle anticipazioni (apparse in un articolo sul Corriere della Sera) del libro di Marco e Stefano Pivato, "L'ossessione della Memoria", in cui si sostiene che non esistono prove dell'opera di salvataggio degli ebrei da parte del grande ciclista. Una tesi che ha suscitato molte reazioni anche dallo Yad Vashem (il Museo dell'Olocausto) che lo nominò "Giusto fra le Nazioni" proprio per il suo impegno a favore degli ebrei negli anni tragici delle infami leggi razziali, della seconda guerra mondiale e del nazifascismo.  

"Prendiamo totalmente le distanze da iniziative che intendono dare una rappresentazione distorta delle vicende che hanno visto Gino Bartali tra i protagonisti dell’impegno umanitario e solidale nei confronti dei perseguitati dal nazifascismo _ si legge in una nota della famiglia Bartali _ Ricordiamo che, aldilà dei suoi grandi meriti sportivi, Gino ha ricevuto molte onorificenze tra cui, significative, il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem nel 2013, la medaglia d’oro al Valor Civile ricevuta postuma nel 2006 da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, e la cittadinanza onoraria dello Stato di Israele nel 2018".

La nota continua così: "Noi familiari resteremo vigili e fermamente motivati a tutelare la memoria e l’integrità morale di questo grande italiano che si chiama Gino Bartali. Nel Giorno della Memoria, il 27 Gennaio, ricorderemo la figura del nostro familiare che mise a rischio la propria vita per salvare centinaia di vite umane. Un esempio da seguire e non da offuscare".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro