Viola Park, smontate tutte le gru. Ultimi ritocchi, poi l’inaugurazione. Resta il nodo stadio

Commisso, di rientro dagli Stati Uniti, vigilerà sui dettagli finali in vista di un incontro con Nardella. La Fiorentina vuole sapere dove giocherà e cerca certezze sui costi della futura concessione

Viola Park di Bagno a Ripoli: i lavori stanno per essere ultimati

Viola Park di Bagno a Ripoli: i lavori stanno per essere ultimati

Firenze, 16 aprile 2023 - Via tutte le gru dal Viola Park e non quella parcheggiata dal 2007 davanti agli Uffizi, il paragone rimbalza nelle stanze viola con una sfumatura ironica che sconfina nella rassegnazione, della serie era già tutto previsto: in tempi di occhiate muscolari fra i percorsi fast delle iniziative private e quelli infiniti della burocrazia pubblica, nel mega centro sportivo di Bagno a Ripoli si stanno ultimando i dettagli in vista dell’inaugurazione prevista nelle prossime settimane, mentre molte sono le incognite collegate al percorso di ristrutturazione del Franchi. In ogni caso, il panorama a Bagno a Ripoli è ‘ripulito’ e i ragnoni gialli sono stati smontati più o meno nei tempi previsti, fatti salvi i ritardi per la difficoltà a reperire alcuni materiali.

Commisso rientrerà dagli Usa poco prima della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Cremonese (27 aprile) e pattuglierà da vicino l’ultima fase degli interventi all’interno dei 25 ettari del Viola Park, in previsione anche di un incontro con il sindaco Nardella per avere risposte definite sui lavori di ristrutturazione dello stadio – la Fiorentina, come vedremo, spera ancora di poter disputare al Franchi buona parte delle partite interne dei campionati 2025-2026 – sui costi della futura concessione e l’utilizzo delle area esterne.

A proposito della convenzione per il Franchi, la Fiorentina attualmente paga circa 1 milione e 100 mila euro al Comune (la cifra è comprensiva dell’uso del centro sportivo Astori e quindi sarà ridotta quando il club traslocherà nel Viola Park), ma è in attesa di conoscere le intenzioni per il futuro; non solo, in ballo c’è anche il possibile utilizzo delle aree commerciali _ non tutte, una parte _ e anche questa prospettiva dovrà rientrare all’interno del confronto. Il club chiede chiarezza e tempi brevi per poter programmare il proprio futuro a Poznan ha potuto fare i paragoni con un’altra struttura, modernissima e all’avanguardia in ogni senso, in cui gioca il Lech.

Il club polacco corrisponde al comune circa 400mila euro all’anno, comprensivi di manutenzione. Capitolo ristrutturazione Franchi, ovviamente in attesa dello sviluppo sulla tranche dei fondi del Pnrr: la speranza viola è quella di poter giocare a Firenze buona parte dei campionati ‘in esilio’, contando sul fatto che i lavori strutturali più rilevanti possano essere eseguito da giugno a settembre-ottobre: una prospettiva accettabile sarebbe quella di disputare 5-6 partite in campo esterno, non 38. Esattamente quello che hanno fatto altri club durante la ristrutturazione dei loro impianti sportivi (Atalanta, Udinese, Spezia, Cremonese). Anche di questo parleranno Commisso e il sindaco Nardella a strettissimo giro di posta.

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