Hamrin, continua l’omaggio dei tifosi. Antognoni: “Doveroso che Firenze gli intitoli qualcosa”

“L’unico 10” viola parla del bomber svedese. Galli: “Era una persona educata, elegante, mite”. La squadra gigliata alla camera ardente

Firenze, 6 febbraio – “Ho conosciuto Kurt Hamrin forse più come persona che come calciatore perché sono amico di Moreno Roggi che ha sposato sua figlia e così spesso ero a casa sua. Ho un ricordo piacevole di lui sia a livello professionale che come persona, ci metteva davvero a nostro agio nonostante noi stessimo iniziando a giocare in Serie A e lui era già artefice della storia delle squadre con cui ha giocato”. Così Giancarlo Antognoni, bandiera viola di tutti i tempi, all’uscita dalla camera ardente di Kurt Hamrin, il più grande marcatore della storia della Fiorentina, scomparso a 89 anni.

L’omaggio dei tifosi e dei personaggi del mondo del calcio continua: camera ardente (nella Sala monumentale dello stadio “Franchi”) aperta fino alle 21 di martedì 6 febbraio, poi alle 11.30 di mercoledì 7 febbraio il funerale a San Miniato al Monte. Anche la squadra viola di oggi ha reso omaggio alla salma di un grandissimo ex viola. 

Antognoni è stato sollecitato dai cronisti sull’intitolazione di una via o di una pizza di Firenze a Hamrin:  "A volte basta il ricordo della gente, quello è importante. Poi mi sembra anche doveroso intitolargli qualcosa, ma la cosa fondamentale è il ricordo dei fiorentini verso i giocatori che hanno lasciato qui qualcosa di concreto".

A rendere omaggio a Kurt Hamrin anche l’ex portiere viola Giovanni Galli: “

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