ALESSANDRO LATINI
Fiorentina

Gosens su Betis Fiorentina: "Serenità e convinzione. Godiamoci questa semifinale"

L'esperto esterno tedesco indica la strada ai compagni. Con De Gea e gli altri leader ha parlato a lungo con il gruppo in settimana per preparare la semifinale con il Betis Siviglia

Robin Gosens in conferenza stampa da Siviglia

Robin Gosens in conferenza stampa da Siviglia

Firenze, 30 aprile 2025 - Insieme a Raffaele Palladino c'è anche Robin Gosens in conferenza stampa da Siviglia. La Fiorentina presenta così la semifinale d'andata contro il Betis Siviglia. "La partita con l'Empoli è stata intensa, ma ormai è il passato e siamo contenti di aver preso i tre punti. Ho lavorato tanto per tornare in fretta dall'infortunio. Domani ci aspetta una partita complicata. Antony l'ho già affrontato in Champions League con l'Atalanta contro l'Ajax. E' un avversario difficile, ma credo in me e nelle qualità della nostra squadra".  

Quanto conta la sua esperienza internazionale? "Le partite europee mi hanno dato tanto a livello personale e calcistico. Sono contento di poter mettere in campo la mia esperienza anche domani. L'ho già detto ai ragazzi in settimana. Una semifinale europea non capita sempre. Ci sarà pressione sicuramente, ma dobbiamo goderci anche il momento. Provo a trasmettere questa serenità e tranquillità per fare una grande partita e andare in finale".  

Ha un legame con Firenze speciale? "Sono stato così da sempre, sono un giocatore che ha mentalità e provo a metterla in campo. Non sono il più tecnico o quello che fa i numeri, ma ho sempre trasmesso voglia di vincere e disciplina per farlo. Sto provando a trasmetterlo nello spogliatoio e sono grato che Firenze abbia riconosciuto questo aspetto. In Germania non mi sono trovato bene a livello famigliare. Sono grato alla Fiorentina per avermi riportato in Italia: anche per questo ho voglia di ripagare la fiducia che mi è stata data dal mister e dalla società".  

Come si affronta questo stadio così caldo? "Le partite vanno affrontate con fiducia nelle proprie qualità. Se vai allo stadio e ti fai mettere ansia non va bene, deve essere solo uno stimolo in più il fatto che ci siano tanti spettatori. Noi giochiamo a calcio per giocare queste partite, ma bisogna credere in noi stessi e domani le nostre qualità dovranno venire fuori".  

Quanto conta il gruppo nel recupero di Kean? "L'importante è fargli sentire che noi ci siamo e gli vogliamo bene, basta un sorriso o un abbraccio. Non gli abbiamo detto tante cose, lui sa che noi ci siamo sempre quando ha bisogno. Quello vuol dire essere un grande gruppo, come una famiglia. Lui si è sentito di nuovo a casa quando è tornato, questo mi rende orgoglioso".  

Betis favorito? "Sono due squadre con merito in semifinale. E' giusto che il Betis abbia voglia di andare in finale, l'abbiamo anche noi. Non dimentichiamoci però che poi c'è il ritorno in casa nostra".  

Avete salito un gradino contro le piccole? "Il segnale più forte è stata la vittoria di Cagliari, venivamo da giorni senza nemmeno l'hotel e i vestiti per allenarsi. Solo un gruppo che crede nelle proprie qualità può ribaltare quella partita. Il salto di cui ha parlato il mister lo abbiamo veramente fatto. Ma adesso dobbiamo tenere duro fino al termine della stagione".  

Sul rapporto con De Gea. "Dividere lo spogliatoio con un campione così è un onore. Siamo quasi fratelli, stiamo tanto tempo insieme. Io provo sempre a imparare qualcosa da lui. David, io stesso, ci siamo confrontati anche con altri giocatori esperti e abbiamo parlato al gruppo. Serenità e voglia di andare oltre, è quello che posso dire adesso".  

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