Fiorentina, a Lecce un film dell’orrore. E quel grido disperato di capitan Biraghi

Nella notte di Lecce sono emerse tutte le problematiche della Fiorentina, il giorno dopo la chiusura del mercato

M'Bala Nzola, finito nel mirino della critica dei tifosi

M'Bala Nzola, finito nel mirino della critica dei tifosi

Firenze, 3 febbraio 2024 –  Il giorno dopo è quello della riflessione. In casa Fiorentina lo sconcerto la fa da padrone per aver perso la partita di Lecce in un modo incredibile. La squadra, avanti 1-2 al 45' e con un calcio d'angolo a proprio favore, ha concluso la gara perdendo 3-2. In mezzo l'inaccettabile corner battuto, con Nzola e Maxime Lopez che si fanno soffiare il pallone. Il fallo sulla trequarti di Gonzalez. L'intervento di testa di Nzola totalmente fuori posizione, che si trasforma in un assist per Piccoli. Il 2-2 suonava già come una beffa. Palla nel cerchio di centrocampo, un passaggio avventato verso un pigro Gonzalez e contropiede micidiale del 3-2. Roba da film dell'orrore. Nel dopo partita hanno fatto particolarmente rumore le parole di capitan Biraghi, durissimo nei confronti del gruppo. "Alla fine è successa una cosa che non esiste per una squadra che vuole ambire a determinati obiettivi. Il cervello deve restare connesso perché non è possibile fare queste figure vergognose. Dobbiamo fare in modo che non succeda mai più. La cosa che mi dà fastidio è che ci è già successo due anni fa a Empoli, se poi torni a fare gli stessi errori non va bene. Non può succedere, soprattutto in un momento buio in quanto a punti. Bisogna tenere le orecchie dritte anche dopo mezzora che la partita è finita. Non puoi fare delle cose così, nei Pulcini perdevi queste partite. Abbiamo toccato il fondo ed è ora di risalire”.  

Nel cuore della notte di Lecce accuse che fanno male, anche perché poi a Dazn ha aggiunto un concetto forse ancora più pesante. Il senso più o meno questo: chi non vuole lottare può farsi da parte. Resta da capire con chi ce l'avesse Biraghi, ma oggi è il problema minore. La Fiorentina ha bisogno di ritrovare se stessa in fretta. Dal punto di vista tattico e psicologico. La squadra di dicembre che lottava unita su ogni pallone è solo un ricordo. Sul piano tattico hanno convinto poco anche le scelte di Italiano. Nzola largo a destra ha faticato, fino a naufragare nei minuti finali. Scelte sbagliate, dettate forse dalla fatica. Un mistero la condizione di Gonzalez, che tutti immaginavano titolare. E' entrato a mezzora dalla fine senza lasciare traccia. Bonaventura ha offerto una delle sue prestazioni peggiori in maglia viola, tolto all'intervallo. Nervoso per la questione rinnovo del contratto che non c'è? Forse. Serve mettersi il mercato alle spalle (ieri sera Italiano ha fatto il pompiere, dopo il nervosismo sul tema dopo l'Inter). Farlo in fretta, perché la stagione corre. La rosa sarà quella definitiva per il finale di stagione. Di obiettivi ce ne sono ancora, ma serve la Fiorentina quella vera. Con lacune, certo, ma logica e centrata. Sia mentalmente che tatticamente.

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