
Qui accanto il post di De Gea con la foto che lo ritrae insieme all’allenatore. E’ così che il portiere ha voluto salutare Palladino; in basso lo screenshot dello scambio di saluti con Kean e Dodo
L’attesa era lecita. Perché al tempo dei social è indizio scontato della natura dei rapporti. Possibile che nessun calciatore della Fiorentina saluti Palladino? La domanda ricorreva un po’ ovunque. Sui social, sul web, dappertutto. Fino a domenica sera silenzio assoluto da parte di tutti, il post di saluto di Palladino ha invece dato il via a quel che si immaginava. Prendete Moise Kean, non poteva altro che nutrire stima e affetto nei confronti del suo ex allenatore. Lo ha voluto a tutti i costi dai tempi del Monza, lo ha coccolato quando a Firenze c’era un grande scetticismo intorno a lui ("sarà il vice di un’altra punta", si diceva all’epoca). Venticinque gol dopo è arrivato l’atteso saluto, con una foto dei due, un cuore e un semplice "Grazie di tutto mister". Senatore dopo senatore sono arrivati anche gli altri. Dodo ha condiviso il video pubblicato da Palladino (con i suoi momenti migliori alla guida della Fiorentina), con l’emoticon del cuore e delle mani giunte. Poi un breve scambio fra i due. "In bocca al lupo mister. Ti voglio bene". Pronta la risposta del tecnico nei commenti. "Anche io. Tanto". A corredo un cuore bianco.
Altro big, altra corsa. David De Gea, ai suoi sedici milioni di follower ha mostrato due foto scattate insieme all’allenatore il giorno dell’arrivo a Firenze, compreso un abbraccio fra i due. "Grazie di tutto mister", con tanto di cuore viola. Messaggi significativi di chi ha voluto bene realmente a Raffaele Palladino, al di là di una decisione o una sostituzione. Più tardi è arrivato anche il post di Pablo Marí, arrivato a gennaio dal Monza proprio per volontà dell’ex allenatore gigliato. "Mister, è stato un onore condividere questa tappa della mia carriera con te. Grazie per la tua fiducia. In bocca al lupo". Si chiude così in modo definitivo l’era Palladino alla Fiorentina. Questo passaggio mancava. Qualche anno fa i saluti sarebbero rimasti su privati sms. L’era dei social impone altro. E così è stato.
Alessandro Latini
Continua a leggere tutte le notizie di sport su