
Lo stetoscopio al collo, un sorriso e quelle braccia conserte, e per la verità un po’ troppo tatuate, da farlo sembrare un medico di provincia. Magari bravo, forse meno di come si muoveva da calciatore, ma comunque affidabile. Sorride, Adrian Mutu su un manifesto gigante che accompagna una campagna pubblicataria nella sua Romania. Sorride e si è prestato al ruolo (solo nell’apparenza sia chiaro) di sentirsi e farsi vedere come un medico che distribuisce fiducia, per chi avesse bisogno di cure e dovesse ricorrere alle terapie della clinica che lo ha scelto come testimonial. C’è il suo nome a caratteri giganti il logo del centro ospedaliero e il numero di telefono per contattare il centralino. Magari con la sperenza di sentirsi rispondere: buongiorno, sono Adrian Mutu, in che cosa posso esserle utile?
Ri.Ga.