"Confesso... l’ho sognato" Che ganzo l’avv. Ceccarelli

L’exploit dell’atleta che ha battuto Jacobs ai tricolori indoor sui 60 metri "Solo arrivare secondo sarebbe stato un successo. Il futuro? Voglio divertirmi".

di Roberto Davide Papini

"Confesso, l’ho sognato. Nelle ore prima della gara mi sono detto: “Certo sarebbe ganzo se succedesse“...". In effetti è successo e il sogno a occhi aperti di Samuele Ceccarelli, 23enne velocista massese tesserato dall’Atletica Firenze Marathon e allenato da Marco Del Medico si è avverato: battere Marcell Jacobs nella finale dei 60 metri ai Campionati italiani indoor con 6,54. Il talento apuano, iscritto al quinto anno di giurisprudenza a Pisa, ha battuto per un centesimo il campione olimpico dei 100 metri e della staffetta.

Ci racconta questa finale?

"Sono partito con l’idea che anche solo arrivare secondo dietro Jacobs sarebbe stato un grande risultato e mi ero prefissato l’obiettivo di stargli il più vicino possibile".

Tanto vicino da batterlo

"Sì, ma all’arrivo non mi ero reso conto di aver vinto, perché siamo arrivati con poco distacco. Infatti non ci credevo".

Ha scoperto l’atletica tardi, a 16 anni...

"Diciamo che l’ho riscoperta a 16 anni. Da bambino, correvo nel cortile della scuola elementare, facevamo le gare e vincevo sempre. Poi ho preferito dedicarmi al karate e mi sono divertito molto. A 16 anni, complice il padre di un compagno di classe che faceva l’allenatore, mi sono riavvicinato".

Prima società?

"L’Atletica Alta Toscana, poi dal 2020 faccio parte dell’Atletica Firenze Marathon".

E ora, dopo questo exploit?

"Continuiamo ad allenarci tranquillamente senza pensieri strani. Quello che abbiamo fatto è già molto, quello che viene è tutto un di più".

Agli Euroindoor di Istanbul, tra due settimane, va con quali obiettivi?

"Divertirmi e fare esperienza".

Un pensierino sulle Olimpiadi di Parigi 2024?

"E’ molto prematuro, sarebbe sciocco proiettarsi sul rettilineo olimpico adesso".

Com’è cambiata la sua vita dopo questa vittoria?

"Tante telefonate e richieste di interviste, ma non voglio farmi distrarre".

Squadra di calcio?

"Juve, storia di un grande amore".

Ahia...

"Eh, lo so, me lo dicono in tanti"

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