'Aggiungi un posto a tavola', dopo oltre quarant'anni il successo non invecchia

La recensione

Una scena di 'Aggiungi un posto a tavola'

Una scena di 'Aggiungi un posto a tavola'

Firenze, 5 marzo 2019 - C’era pure lui, Enzo Garinei  ad applaudire lo spettacolo da un palco di secondo ordine del Teatro Verdi.  Fratello ultranovantenne del  commediografo e regista teatrale Pietro Garinei che ha firmato con Sandro Giovannini questa commedia musicale che ancora, dopo quarant’anni e  passa trionfa nei teatri d’Italia. Ecco qui «Aggiungi un posto a tavola» commedia musicale in due atti, appunto della premiatissima ditta  Garinei e Giovannini, scritta tra il 1973 e il 1974 con Iaia Fiastri, liberamente ispirata al romanzo After me the Deluge di David Forrest,  e andata in scena nel 1975. Le musiche originali ancora quelle,  di Armando Trovajoli, le scene e i costumi di Giulio Coltellacci, e  le coreografie di Gino Landi.

Uno spettacolo che ha avuto il pregio di tenere incollato il pubblico alle poltroncine nonostante le tre ore di spettacolo. Protagonista Gianluca Guidi, erede legittimo del padre, Johnny Dorelli protagonista della prima edizione. Anche Guidi –  a volte con una recitazione forse troppo intimista  – nei panni  di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che un giorno riceve un’inaspettata telefonata da Dio in persona, che lo incarica di costruire una nuova arca per salvare se stesso e tutto il suo paese da un imminente secondo diluvio universale. Un po’ Don Camillo  e un po’ ragazzo: il giovane parroco, aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante gli ostacoli dell’avido sindaco Crispino, l’arrivo di Consolazione, una donna che metterà a dura prova gli uomini del paese, e un cardinale inviato da Roma che convincerà la gente del paese a non seguire Don Silvestro, accusandolo di pazzia. Giunto dunque il momento di salire sull’arca, si ritroveranno solo Don Silvestro e la convincente  Camilla Nigro nelle vesti di  Clementina, la giovane figlia del sindaco da sempre perdutamente innamorata di lui. 

Va detto che la «Voce di lassù» è dello stesso di Enzo Garinei  applauditissimo a fine spettacolo. Il  cast d’eccezione che ha ballato e cantato senza dare segni di cedimento, va citato tutto:   Emy Bergamo, Marco Simeoli, Piero Di Blasio, Camilla Nigro, Francesca Nunzi. Un po’ di buoni sentimenti che ritornano, e Dio – appunto– sa quanto ce ne sia bisogno. Sere di spettacoli tutti esauriti al Teatro Verdi di Firenze, e successo  per i protagonisti insuperati di un’epoca leggendaria per il teatro italiano. Ovazione alla fine per Gianluca Guidi: tanto da dover bissare un paio di volte  la famosa canzone del titolo.  

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