
Devid Cecconi durante il trucco e parrucco prima del debutto (foto Teatro alla Scala)
Campi Bisenzio (Firenze), 8 dicembre 2015 - Devid Cecconi è diventato una celebrità a Campi Bisenzio, dove vive. Ma il suo nome era già molto conosciuto in Toscana, anche prima della Scala.
Per seguire il suo debutto alla Scala - come sostituto del malato Carlos Alvarez - addirittura ieri sera è stato allestito un maxischermo. "È successo un delirio - racconta all'Ansa, stanco ma soddisfatto - è come se avessi iniziato a cantare ieri, perché la Scala ha questo potere".
Lui in realtà ha cominciato a studiare da baritono a Prato con il maestro Luciano Bettarini, che seguiva anche Andrea Bocelli. Poi ha continuato fino al debutto nel 2006-7 come Rigoletto al Teatro Verdi di Trieste e ha iniziato la sua carriera. Alla Scala è stato chiamato nei giorni scorsi quando è arrivata la bronchite di Alvarez. Nella prova generale ha cantato stando in proscenio mentre lo spagnolo si muoveva in scena, e lo stesso ha fatto all'anteprima giovani incassando applausi scroscianti.
Poi è stata la volta della "prima", dove si è esibito non solo davanti al presidente del Consiglio Matteo Renzi, suo conterraneo, e del pubblico in sala, ma anche di quello in tv e al cinema in Italia e all'estero. Una cassa di risonanza enorme.
"Io spero che arrivi qualcosa, ma questo - aggiunge subito - mi ha già cambiato la vita, perché mi ha dato la soddisfazione che ogni artista sogna, di cantare alla prima della Scala" e di essere applaudito. Alla fine anche Renzi e la moglie si sono complimentati con lui e il premier si è anche sentito al telefono con il sindaco di Campi Bisenzio.
"Me lo ha detto Renzi ieri sera. Ha detto che era contento del successo di un fiorentino. Sia lui che la moglie sono stati molto carini. Ha detto che era felicissimo ed orgoglioso". Ora Cecconi resterà a Milano per tutto il periodo della Giovanna d'Arco, in caso Alvarez non si possa esibire in altre repliche: "Resto volentieri. A Milano si sta bene e io adesso sono sommerso di telefonate e molto felice".
Con Giovanna d'Arco ha un rapporto particolare. Aveva già sostituito infatti nel ruolo di Giacomo, padre di Giovanna, un altro illustre baritono, Renato Bruson, al Regio di Parma. "Quest'opera mi ha portato fortuna" ammette, anche se non vuole essere scambiato per un sostituto di professione. "Sono cose che a volte capitano, ma non è solo fortuna. La fortuna - conclude - va cercata: negli anni se uno persevera le cose succedono". Prossimo appuntamento in Germania, a Lipsia, dove Cecconi canterà Rigoletto e Nabucco.