REDAZIONE FIRENZE

Ribery, via libera per il fenomeno Quegli show con il figlio Seif

Commisso parla ancora dello stadio: "Sono pronto al dialogo, ma le mie decisioni non posso essere ignorate"

Franck Ribery è tornato a lavorare al centro sportivo. Lo ha fatto mantenendo le distanze rispetto al resto dei presenti – sempre per sedute di lavoro su base individuale e volontaria –, ma si è trattato di una ripartenza importantissima, almeno sotto il profilo morale del calciatore. Sempre nel pomeriggio di ieri, si è sottoposto ad un nuovo test sierologico con relativo tampone dopo che i primi due (in Germania e a Firenze, non appena rientrato col suo volo provato) avevano dato risultato negativo. Insomma, è tutto pronto per rivedere il fenomeno finalmente al centro della squadra viola, dopo oltre cinque mesi d’assenza.

"La situazione è complicata in tutto il mondo - ha detto Ribery a ’Sport Bild’ -, sono comunque felice di poter tornare in campo". Ha lavorato senza sosta sempre, Franck.

Prima che il lockdown chiudesse le frontiere aveva raggiunto casa sua, in Germania, per sfruttare anche i benefici di quel lavoro in piscina che qui non avrebbe potuto fare, ed in più ha avuto dalla sua anche il piccolo Seif, uno dei suoi figli, 9 anni il prossimo 16 settembre, diventato compagno di lavoro. "Mi piacciono le maglie viola - ha raccontato il bambino in un divertente botta e risposta con il babbo -, un giorno vorrei essere bravo come mio padre. Allenarsi con papà è difficile, ma anche tanto divertente". Giusto un paio di giorni fa, era stato proprio Seif a pubblicare sul proprio account Instagram una foto che li ritraeva in giardino ad allenarsi insieme con scritto "Mi manchi papà". Franck ha invece rivelato la passione di lavorare coi più piccoli: "Mi piace poter insegnare loro qualcosa. Non è un problema se commettono errori".

Rocco Commisso, invece, è tornato a parlare di stadio: "Bisogna fare qualcosa - ha detto a Italia oggi - per semplificare una burocrazia che rischia di compromettere non solo il restyling del Franchi, ma anche la realizzazione del nuovo stadio. Sono pronto al dialogo, ma le mie decisioni non possono essere messe in dubbio. Vogliamo investire 300 milioni per l’impianto e la zona alberghiera, ma non addossarci responsabilità fiscali e spese pre il recupero ambientale". Francesca Bandinelli