ROSSELLA CONTE
Firenze

Sicurezza a Firenze, la richiesta di aiuto di venti comitati: "Vogliamo più agenti"

La delegazione è stata ricevuta in Prefettura. "Se non avremo risposte tra dieci giorni saremo di nuovo in strada"

Sicurezza a Firenze, la richiesta di aiuto di venti comitati: "Vogliamo più agenti"

Firenze, 25 gennaio 2024 - Oltre 20 comitati si sono ritrovati in piazza Duomo per chiedere più sicurezza a Firenze e un presidio continuo, con particolare attenzione nella fascia oraria dalle 23 alle 6. Richieste che una delegazione dei comitati ha consegnato in Prefettura. "La situazione è drammatica, Firenze non ha mai fatto così paura" dice Monica Coppoli, presidente del centro commerciale Borgo la Croce. A farle eco Roberto Calamai, presidente dell'associazione I Sopravvissuti del San Lorenzo: "Il nostro quartiere è terra di nessuno ma se non ci sono leggi che ci tutelano non andremo da nessuna parte" va dritto al punto.

Tra le richieste fatte dai comitati anche la creazione "del Cpr, nel rispetto dei diritti umani, che si reprima il fenomeno delle spaccate e si contrasti quello delle gang di strada".

Al sindaco Dario Nardella si chiede "di adempiere agli impegni presi nel Patto per Firenze Sicura, firmato nel 2018". "Il Cpr sarebbe utile, è una richiesta generale - aggiunge Simone Gianfaldoni, presidente del comitato Cittadini attivi San Jacopino -. Inserire dei bandoni di ferro di fronte alle vetrate dei negozi è un'altra soluzione percorribile ma in questo modo si ammette una sconfitta dello Stato, significa blindare Firenze. Abbiamo consegnato le nostre richieste in Prefettura e abbiamo dato dieci giorni di tempo per avere delle risposte, dopo scenderemo di nuovo in strada".

Vittorio Pasqua, vicepresidente associazione nazionale ambulanti, ha detto che nell'area metropolitana "ci sono 3mila furti al mese, molti di questi non denunciati. Come posso denunciare un singolo oggetto rubato magari al banco di un mercato? Non ne vale la pena".

Fabrizio Carabba, presidente associazione Borgognissanti è esasperato: “Abbiamo chiesto l'intervento dell'esercito ma dal Comune hanno risposto di no". Per il presidente dell'associazione Leopolda Viva Giovanni Matino "a Firenze occorrerebbe una maggiore presenza di forze dell'ordine con pattuglie a piedi e un coordinamento più efficiente". Lo stesso pensiero di Maria Cristina Paoli del comitato Teatro Comunale: "Abbiamo presentato delle richieste precise che ci auguriamo vengano accolte".

Lorenzo Romoli del gruppo Residenti Duomo invece mette l'accento sull'importanza del recupero: "Bisogna rendere obbligatori dei percorsi di rieducazione per le persone che commettono dei reati, altrimenti non si metterà mai fine a questa situazione".

A prendere la parola anche Alessio Gallori del comitato via Gioberti: "Lo spaccio tra piazza Oberdan e il lungarno del Tempio è alla luce del sole e anche nella nostra zona ci sono sempre più attività sospette".  "Questo è un piccolo sit-in, ma è solo l'inizio - conclude Raffaele Madeo, presidente dei ristoratori Toscana Tni -. Ci prendiamo dieci giorni, la prossima protesta sarà di notte: alle Cascine, alla stazione. Faremo vedere come è la situazione. È inutile dare i bonus per i commercianti, bisogna risolvere la situazione perché la sicurezza è di tutti".