Verso le elezioni regionali, "in Toscana c'è bisogno di sinistra alternativa"

Tommaso Fattori spiega perché il voto in Emilia Romagna è diverso da quello in Toscana

Tommaso Fattori (Dire)

Tommaso Fattori (Dire)

Firenze, 5 febbraio 2020 - Non c'e Emilia che tenga. Nonostante il magrissimo risultato conseguito al di là dell'Appennino, la sinistra 'radicale' in Toscana non lascia. Anzi, raddoppia. "Ogni progetto locale o regionale ha una sua specificità, i suoi protagonisti, e di conseguenza un peso elettorale molto diverso, ma c'è assolutamente bisogno di una lista di sinistra come alternativa sia alle politiche della destra sia ai vari Pd, Renzi e Giani", sottolinea Tommaso Fattori, consigliere regionale uscente di Si-Toscana a sinistra, ex-candidato governatore nelle elezioni del 2015 e in procinto di lanciarsi di nuovo nell'agone elettorale.

Nessun timore di un flop anche in Toscana: “le liste di sinistra esterne alla coalizione del PD che si sono presentate in Emilia Romagna non sono assolutamente assimilabili alla nostra esperienza” taglia corto Fattori.

E il pericolo Salvini? “Nonostante quello che ci raccontano per accreditare la necessità del voto utile, elettoralmente la Toscana è ancor meno contendibile dell'Emilia. Oltretutto, qui in Toscana, PD e Renzi hanno individuato un candidato presidente graditissimo alla destra, che farà il pieno di voti (anche disgiunti) in pezzi di elettorato di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia" sottolinea Fattori. Che ad ora può contare sull'appoggio di Potere al Popolo, sui solidi rapporti con il gruppo di 'Buongiorno Livorno', e punta a pescare anche nell'elettorato 'deluso' di Sinistra Italiana e Art1, approdati recentemente dalle parti di Giani .

Intanto, intorno alla Rete dei Comitati per la difesa del territorio (quelli 'di Asor Rosa' per intendersi), sta nascendo un altro polo, coordinato da Eros Tetti, ambientalista garfagnino, fondatore del movimento "Salviamo le Aupuane". Il progetto, partito in sordina qualche settimana fa, sembra essere ora in dirittura d'arrivo. "La nostra sarà un'esperienza dal carattere eminentemente civico, nulla a che fare con la vecchia sinistra: associazioni, movimenti, che, come noi, si ispirano ai principi di equità e sostenibilità " dice Tetti.

Nella partita potrebbero entrare anche alcuni ex consiglieri regionali, alcuni amministratori locali 'di peso', ex grillini delusi, esponenti del mondo autonomista e diversi leader del gruppo che nel 2015 raccolse ben 55mila firme a sostegno del referendum contro la riforma della sanità toscana voluta dal duo Saccardi-Rossi. Si dialoga naturalmente anche con Fattori, ma non è detto che l'accordo verrà trovato: problemi di leadership ed anche di 'metodo', a quanto pare. Infine le Sardine più 'di sinistra', quelle che non si farebbero incantare dalle sirene del PD. "Come non vedere la bellezza di una piazza che parla di diritti e Costituzione? Una piazza variegatissima, in cui trovi l’insegnante di scuola e il fattorino precario, l’abitante delle case popolari e lo studente? Le sardine nuotano dalla parte giusta, smontando le narrazioni tossiche della destra e contribuendo a risvegliare le coscienze e a riportare in piazza una belle comunità di persone " chiosa Fattori.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro