Elezioni Firenze, Funaro il nome del Pd: "Non sono una quota rosa. Schmidt? Nessuna paura"

La lunga notte dell’attuale assessore comunale al Welfare dopo l’incoronazione dell’assemblea dem. "Non sono l’ombra di Nardella: ognuno ha la sua cifra. Ecco il piano per Firenze"

Firenze, 6 dicembre 2023 – Sara Funaro ha fatto nottata. Prima un brindisi con i maggiorenti del partitone, poi a festeggiare con chi, in questi mesi, ha condiviso veleni e silenzi: quella cavalcata terminata a mezzanotte con il voto quasi compatto dell’Assemblea riunita a San Bartolo a Cintoia: l’abbraccio all’indomita Cecilia Del Re che non intende mollare la presa (ma forse il partito sì), e poi sul palco con la tensione che si scioglie e diventa commozione. Alla fine Sara ha ricompattato tutti. Dario Nardella ci ha sempre creduto e ha fatto il miracolo, il governatore Eugenio Giani ed Emiliano Fossi che, almeno all’inizio, erano titubanti ora puntano tutto su di lei. Un ruolo decisivo l’ha giocato Andrea Giorgio, l’assessore schleiniano che nella possibile giunta Funaro punta a un ruolo di primo piano (vicesindaco? assessorato pesante?). Insomma, alle 4 di mattina Sara mangiava panini davanti al Tuscany Hall. Tre ore di sonno e via in Giunta dove alle 9 i telefonini sono trillati all’unisono per annunciare la Guerra di Renzi via X. Non proprio un regalo.

Assessora, il suo discorso è sembrato un richiamo alla Del Re. E’ stata scorretta?

"Non voleva essere questo, io e Cecilia abbiamo stili diversi ma la stima nei suoi confronti non è venuta meno, ricordo che facciamo parte dello stesso partito e abbiamo fatto un pezzo di strada insieme".

Sara Funaro
Sara Funaro

Eppure primarie no. Anche Elly Schlein ha vinto così...

"Io non mi sono mai espressa contro le primarie. Sono nata e cresciuta in una comunità e la politica ha i suoi tempi e i suoi luoghi. Il partito ha la prerogativa, il compito e l’onere di indicare la strada da intraprendere. Così ha fatto".

In questi mesi è rimasta di lato, mai una parola. Eppure...

"Il concetto dello stare insieme fa parte del mio modo di essere, non solo politicamente. Ho partecipato a tutte le iniziative del Pd all’interno dei quartieri. Ho incontrato militanti, dirigenti e di quella comunità ho rispetto".

Ma ogni tanto si sarà morsa la lingua...

"Devi imparare a contare fino a cento, a mille prima di parlare. E, se serve, a restare in silenzio".

Il risultato non era scontato...

"Questo significa stare dentro, senza pensare a quello che capiterà a te".

C’è già chi l’accusa di essere all’ombra di Nardella, cosa risponde?

"Intanto che sono un assessore del comune di Firenze, e lo sono orgogliosamente. In questi dieci anni abbiamo lavorato con grande impegno fianco a fianco e la città si è trasformata. Poi Dario è Dario, e io sono Sara. Ognuno porta la propria cifra".

Qual è la sua?

"Prima le persone. Guardare alla città all’altezza degli occhi dei cittadini che la vivono".

Iv strappa e candida Saccardi. Proverà a ricucire?

"Sia il nostro segretario regionale che cittadino hanno detto in maniera chiara che non esistono veti per le porte del centrosinistra. Personalmente ricordo che siamo in maggioranza insieme, in Comune e in Regione e ho lavorato benissimo sia con Stefania che con Titta Meucci".

Schmidt le fa paura?

"No. Intanto vediamo cosa deciderà il centrodestra, personalmente non mi fa paura. Delle persone va valutata anche la coerenza e mi pare che il possibile candidato non brilli: dalla loggia di Isozaki, al Giardino. Dice di essere un’antifascista e ma se farà il candidato sarà alleato con chi si dichiara fascista e continuerà a difendere Salvini che sta cercando di diventare leader di una destra sovranista e xenofoba".

Priorità?

"Mobilità, tutela ambientale, lavoro e sviluppo e il tema dell’abitare che resta centrale. E, ovviamente la sicurezza".

Sicurezza. Ma come?

"Spazi di socialità per occupare in maniera positiva quelli vuoti, prevenzione e contrasto all’abuso di droghe: sta diventando una piaga l’aumento drammatico soprattutto di crack. La mancanza di agenti non aiuta".

Temi aperti: Franchi, aeroporto e Cpr...

"Franchi avanti così, aeroporto sì. Sul Cpr il partito è stato chiaro".

Chiaro per il no...

"Le politiche del governo non servono a fare in modo che ci siano meno cittadini irregolari. Uno dei rappresentanti austriaci invitato a Firenze ha detto che Salvini è stato un baluardo contro l’immigrazione e invece ha contribuito a farla crescere, creando invisibili e insicurezza".

Resta la drammatica pagina dell’Astor...

"E’ una ferita ancora aperta. I problemi delle persone vanno affrontati, ma sul fronte delle occupazioni bisogna essere fermi e decisi. Noi lo siamo sempre stati in tema di sgomberi: la nostra amministrazione ne ha fatti 70".

E’ la prima donna che potrebbe diventare sindaco a Firenze. Si sente una quota rosa?

"No, sono una donna che ha una sua storia, la sua esperienza e cose da raccontare".

Suo marito?

"E’ il mio compagno. Sa che sono testona. Mi ha detto Io ci sono ".

Che consiglio le darebbe suo nonno, il sindaco dell’alluvione?

Il nonno mi direbbe Chi te l’ha fatto fare e poi mi direbbe di amare Firenze come ha fatto lui e più di lui".

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