Nardella, il grande gelo con Renzi. "Io e Matteo siamo molto diversi"

Il rapporto fra i due si era modificato da tempo, ma ora il sindaco marca una forte distanza

Dario Nardella

Dario Nardella

Firenze, 14 luglio 2020 - Era un pezzo che i due non s’amavano più. Il fatto inedito, perlomeno pubblicamente, è la freddezza e il distacco con cui il sindaco Dario Nardella parla ora del senatore e fondatore di Italia viva, Matteo Renzi: "Io e lui? Siamo molto diversi".

Anche se sono ormai consegnate alla memoria dei cronisti le parole dei retroscenisti che inquadrarono la volontà del neopremier di candidare a sindaco, come suo successore, il suo ex vice che a Roma da parlamentare forse avrebbe conquistato troppo spazio, amicizie pesanti e pensanti, nonché frequenti apparizioni tv per continuare a farlo crescere nell’humus capitolino.

Da quel dì è cambiato tutto e anche di più. La scissione, poi, è stata un punto di non ritorno. Ma quello che stava cambiando nel rapporto fra loro non è stato determinato dall’uscita di Renzi dal Pd. Dunque cosa c’è di nuovo? La forza delle parole e la volontà di autodeterminazione di chi si è staccato per sempre, recidendo il cordone ombelicale.

Per dire, non è stato certo il "caso" Sguanci, che per Nardella "caso" non è a gelare i rapporti. Il presidente del Quartiere 1 che ha scelto Italia viva, insomma, viene archiviato con nonchalance. "Sguanci ha cambiato partito ma resta in campo nell’alleanza – dice Nardella in diretta su Rtv38 – Non ho mai sollevato né polemiche, né casi, né discussioni, sono impegnato e non voglio perdere un minuto di più".

Ma c’è qualcosa che resta nell’aria e che non va via, come un’afa che toglie l’agio. A Renzi la "chiamata alle arti" di Nardella, impegnato a cercare fondi nel mondo per risollevare Firenze nella difficile fase post lockdown che ha portato via la richezza del turismo, non era piaciuta. Non l’unica. Ma una delle tante, negli ultimi tempi, su cui il senatore non aveva lesinato critiche. Come l’ha presa Nardella? Non di tacco né di petto, però ha lasciato cadere. Rimarcando la distanza. "E’ un problema suo se non gli è piaciuta la campagna, io e Renzi siamo molto diversi – dice il sindaco – Ho l’impegno di amministrare bene questa città e ascolto lui come ascolto gli altri consigli e critiche che arrivano da politici autorevoli". Nardella ha l’impegno di amministrare bene questa città per altri quattro anni. Poi quando ancora non ne avrà compiuti 50, non potrà andare in pensione. Per questo lavora anche per il suo futuro.

 

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