Caso Csm, Lotti scrive al segretario Zingaretti: "Mi autosospendo dal Pd"

L'ex ministro rivolgendosi al numero uno del Partito Democratico: "Non ho fatto alcuna pressione, tu lo sai, te ne ho parlato nei nostri numerosi incontri"

Luca Lotti

Luca Lotti

Firenze, 14 giugno 2019 - Luca Lotti si autosospende dal Pd. L'annuncio, in forma di lettera indirizzata al segretario dem, Nicola Zingaretti, è stato postato su Facebook dal parlamentare toscano. La decisione avviene per le polemiche dopo l'inchiesta sulle nomine delle procure. All'ex ministro erano arrivate richieste di autosospensione, come quella del tesoriere del Pd Luigi Zanda, che ha detto: "Io non giudico nessuno, ma ora deve valutare attentamente se è il caso di lasciare il Pd finché non sarà chiarita la sua posizione".

"Apprendo oggi dai quotidiani - dice Lotti rivolgendosi a Zingaretti - che la mia vicenda imbarazzerebbe i vertici del PD. Il responsabile legale del partito mi chiede esplicitamente di andarmene per aver incontrato alcuni magistrati e fa quasi sorridere che tale richiesta arrivi da un senatore di lungo corso già coinvolto - a cominciare da una celebre seduta spiritica - in pagine buie della storia istituzionale del nostro Paese. I fatti sono chiari - si legge in un passo del post - Tu li conosci meglio di altri anche perché te ne ho parlato in modo franco nei nostri numerosi incontri. Ma io, caro Segretario, non partecipo al festival dell’ipocrisia". 

E ancora, in un altro passo: "La verità è una sola e l’ho spiegata ieri: non ho fatto pressioni, non ho influito nel mio processo, non ho realizzato dossier contro i magistrati, non ho il potere di nominare alcun magistrato. Chi dice il contrario mente".

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