Firenze democratica debutta in Consiglio comunale

In aula anche l'ex assessora Cecilia Del Re

Il neogruppo di Firenze democratica e Cecilia Del Re

Il neogruppo di Firenze democratica e Cecilia Del Re

Firenze, 8 gennaio 2024 – In Consiglio comunale a Firenze è arrivato il giorno del debutto di Firenze democratica, il nuovo gruppo formato da Leonardo Calistri (capogruppo), Massimiliano Piccioli e Stefano Di Puccio, tutti usciti dal Pd. E tutti collegati all'ex assessora Cecilia Del Re che era presente in aula. "Pluralità, ascolto e trasparenza sono mancati secondo noi da tempo nel Pd di Firenze dentro al quale non ci riconoscevamo più e non trovavano più casa le nostre elettrici ed elettori, ovvero tanti cittadini di Firenze – ha detto Piccioli -. Al loro servizio continueremo ad essere, convinti che una buona politica sia quella che si mette di buon ascolto con progetti concreti, e non la politica che ragiona esclusivamente per dinamiche di potere interne ad un partito che doveva essere democratico ma è diventato sempre più personalistico del sindaco".

"Penso si debba tutti riflettere su quanto l'aumento dei poteri dei sindaci abbia portato a schiacciare la politica, il partito di governo e anche il Consiglio comunale sulla figura del sindaco - ha aggiunto Piccioli -. Specie dove il sindaco usi tale posizione per chiudere intorno a sé il partito locale, accentrando tutto il potere decisionale nelle sue mani a discapito degli iscritti. Dopo due mandati consecutivi questa situazione del sindaco la si avverte in modo molto pesante, tanto che è partita da Nardella la proposta del terzo mandato dei sindaci, pur di restare o governare Firenze. Proposta poi non accolta dal Parlamento. È stato un mandato faticoso, non solo per la tragedia della pandemia ma proprio per le dinamiche interne al Pd locale, che si sono riverberate sull'amministrazione come non dovrebbe essere". Piccioli ha ricordato che "da inizio mandato cinque sono stati i consiglieri comunali usciti dal Pd e dalla Lista Nardella, e oltre 13 gli eletti nei quartieri, e sono rimasti solo tre assessori della giunta iniziale, compresa la sostituzione lampo di Del Panta con Bettini perché mancava una donna per la parità di genere".

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