Ceccardi-Giani. A un mese dal voto cosa nasconde la corsa toscana

Il dibattito pubblico, nuovi retroscena

Giani e Ceccardi a La Nazione (New Press Photo)

Giani e Ceccardi a La Nazione (New Press Photo)

Firenze, 15 agosto 2020 - Poco più di un mese alle elezioni regionali. Ceccardi rincorre Giani. Non solo nei sondaggi (tra i 2 e 4 punti di distacco a favore del candidato del centrosinistra) ma anche per il primo confronto con il pubblico. Quello del 16 agosto al Caffè della Versiliana a Marina di Pietrasanta è sfumato per impegni familiari di Giani, ma Ceccardi non molla. E lo segue passo passo. Il 16 Ceccardi sarà sul palco da sola. Il 18 sarà intervistato Giani sempre alla Versiliana. "Una autentica ossessione" dicono dallo staff di Giani. "Erano stati messi in giro anche volantini non autorizzati dall'organizzazione e montato un caso social con una valanga di messaggi". Ora la nuova puntata. Appena ha visto il calendario l'ex sindaco di Cascina ed europarlamentare ha scritto: “Apprendo dal sito de “La Versiliana” che Eugenio Giani sarà ospite de “Il Caffè” il 18 agosto. Sono davvero felice che abbia risolto i suoi impegni e allora rinnovo la disponibilità per un confronto su quel palco in quella stessa data. Un appuntamento che gli elettori aspettavano da tempo ed una occasione importante per i toscani che devono avere la possibilità di assistere ad un confronto tra i candidati alla guida della nostra regione al fine di mettere in luce temi e proposte". Dallo staff di Giani si è messa in moto subito la replica operativa: "Se la Versiliana è d'accordo Eugenio non ha problemi per il 18".

A testimoniare che "lui è il primo a volersi confrontare". Continua Ceccardi: "Il dibattito, così come l’alternanza, sono l’abc di una sana democrazia". Lo stesso Giani aveva sottolineato: "Conosco così bene la Toscana che i dibattiti sono per me l'occasione per dimostrare il mio legame col territorio". Ma cosa c'è dietro questo tira e molla sul confronto con il pubblico? Sicuramente di più dell'appuntamento in sé per sé. Ma una stategia se non proprio studiata nei minimi dettagli quanto meno rappresentiva di quanto accadrà in questo ultimo mese di campagna elettorale. Ceccardi gioca d'attacco su qualsiasi fronte e argomento, Giani deve mantenere il distacco ancora da passista del ciclismo con andatura regolare e costante prima di assestare lo sprint finale. A quello sprint Ceccardi vuole arrivarci il più vicina possibile al suo sfidante perché a quel punto settembre potrebbe avere nuove ferite post Covid e ci sarebbe un 40 per cento di incerti (tra potenziali astenuti e incerti). Lei per ora sembra la candidata della Lega e non di tutto il centrodestra. Fratelli d'Italia e Forza Italia con la lista Toscana civica entrano in campo quando e come? E lei riuscirà a parlare a quella fetta di elettorato più moderato e meno sovranista? Giani confida nella mobilitazione soprattutto del Pd, nella sua tradizionale forza sul territorio, nel porta a porta circolo dopo circolo e nella spinta di Matteo Renzi con Iralia Viva. Intanto Zingaretti si è fatto vivo ed ha speso belle parole per lui. Ma al di là delle schermaglie si sa che la Toscana è sfida che assume connotati nazionali. Che possa vincere il centrosinistra o il centrodestra. La Toscana fa parte della storia della sinistra italiana. Cadesse sarebbe il via a un ribaltone prima di tutto nel Pd con inevitabili ripercussioni romane. Se Salvini perdesse dopo l'Emilia si aprirebbero interrogativi più forti nel suo partito e la sua forza anti giallo-rossi sarebbe anestetizzata anche se porterà a casa le vittorie in Veneto e Liguria.

Intanto finisce il caso dibattito Giani-Ceccardi. La direzione della Versiliana fa sapere che nonostante la disponibilità di Giani al confronto con Ceccardi il 18 agosto "il programma non cambierà" (quindi due incontri, il 16 Ceccardi e il 18 Giani, ognun per sé).

 

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