Cade del settimo piano, muore giovane

Tragedia negli Stati Uniti per un fiorentino di 27 anni. Forse era saltato su un balcone per entrare in casa

James Gabriel Shandorf

James Gabriel Shandorf

Firenze, 24 dicembre 2015 - James Gabriel Shandorf – un ragazzone di 27 anni, fiorentino d’adozione, fenomeno del rugby e analista stimatissimo – è stato trovato morto all’alba di lunedì all’interno di un complesso signorile di Allen Street, a Dallas, negli Stati Uniti.

Secondo una primissima ricostruzione del dipartimento di polizia locale, il giovane – che è vissuto a Firenze fin dalla nascita e ha studiato al liceo classico Dante del capoluogo – avrebbe tentato di saltare dalla rampa del garage fino al balcone dell’appartamento che da qualche tempo aveva preso in affitto. Un salto che, forse per il buio e per una conseguente percezione sfalsata delle distanze, gli è stato fatale. Di certo si sa quindi che James è precipitato per sette piani e che per lui non c’è stato scampo.

Una caduta spaventosa dovuta a un gesto azzardato, dunque. Questa l’ipotesi più probabile e alla quale sembrerebbero credere anche gli investigatori di Dallas.

Inizialmente, tuttavia, prima che l’ipotesi dell’incidente prendesse sempre più campo, non ne erano state scartate altre. Dal gioco finito male – ma "un ragazzo serio e coscienzioso come James non avrebbe mai messo a rischio la sua vita per una sciocchezza", sono pronti a giurare i conoscenti – fino, addirittura, all’omicidio anche se sul posto non è stata rinvenuta neanche mezza traccia che potesse rafforzare questo scenario.

James era nato a Bergamo, ma da piccolissimo si era trasferito a Firenze con la famiglia: la madre Maria Grazia e il padre Tom, direttore dell’American Institute in città. "Era un ragazzo tosto, serio, attento alle regole. Non passava certo inosservato tra la gente", racconta un amico dei tempi del rugby, al Cus, la squadra di punta a Firenze, quella degli universitari.

James era un giovane quadrato, dotato – raccontano gli amici ancora sotto choc per la tragedia misteriosa – caratterizzato da un’intelligenza fuori dal comune e da una capacità di emergere rara. Per questo, subito dopo la maturità, aveva cercato di farsi strada nel Paese d’origine del padre. Anni di studi e fatiche, tra le Montagne rocciose, la California e infine Dallas, dove si occupava di servizi finanziari per una grossa società.

Ogni anno, per Natale, tornava a Firenze mosso soltanto dal profondo desiderio di riabbracciare la famiglia e passare qualche giorno in allegria con le sue vecchie conoscenze. "Faceva gruppo, con lui si stava bene perché era una persona piena di vitalità", ricordano gli amici che in queste ore hanno inondato Facebook di foto e frammenti di esistenza di James. Momenti di dolore e di ricordo, dunque, in attesa che il Dallas County Medical Examiner effettui l’autopsia sul corpo del ragazzo. Un dolore assillato da un dubbio che però non se ne va dalla mente e continua a tormentare chi amava quel giovane sfortunato: come può un ragazzo con la testa sulle spalle come James essere morto in un modo così assurdo? Com’è possibile che abbia deciso di provare a saltare, di notte, su un balcone se non c’erano tutte le condizioni di sicurezza per farlo?

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