Lavoro, il 41% dei fiorentini è insoddisfatto della propria retribuzione

Il 46% è alla ricerca di un nuovo impiego, con oltre un fiorentino su tre disposto ad andare a lavorare all’estero. Tutti i risultati della ricerca Unipol-Ipsos

Lavoratrice (foto Ansa)

Lavoratrice (foto Ansa)

Firenze, 22 maggio 2023 – Il rapporto tra i fiorentini e il lavoro è stato indagato dalla ricerca Unipol-Ipsos sul. Ne emerge che il 41% dei lavoratori fiorentini è insoddisfatto della propria retribuzione e che il 46% di essi è alla ricerca di un nuovo impiego, con oltre 1 fiorentino su 3 disposto ad andare a lavorare all’estero. Inoltre, la retribuzione è il primo criterio di scelta nella valutazione di un’offerta di lavoro, indicato dal 67% dei rispondenti: è la percentuale più alta registrata in Italia, dove la media è del 50%. In tema di smart working, la modalità di lavoro preferita risulta essere quella ibrida (ufficio + lavoro da remoto), indicata dal 52% dei rispondenti. Sorprende il 37% di preferenza per il lavoro al 100% in presenza, la seconda più alta in Italia (media è del 29%). Complessivamente, il 78% di lavoratori fiorentini esprime un giudizio positivo in merito all’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. A livello nazionale, Firenze, insieme a Milano, risulta la città più appagata in termini di “work life balance”. Per la settimana corta è boom di consensi, il 92% è favorevole. Questi i risultati dell’indagine nel dettaglio. La retribuzione lavorativa: il 41% dei lavoratori fiorentini è insoddisfatto. Il primo dato significativo che emerge dall’indagine è quello relativo al livello di insoddisfazione per la propria retribuzione: il 41% ritiene il livello del proprio stipendio poco o per nulla soddisfacente rispetto a un 59% che si dichiara abbastanza o molto soddisfatta. Il 46% dei fiorentini è alla ricerca di un nuovo impiego. Poco meno di 1 fiorentino su 2 (il 46%) dichiara di essere attualmente alla ricerca di un nuovo impiego. Inoltre, il 33% dei rispondenti si dichiara propenso ad accettare una nuova offerta di lavoro anche qualora questa provenisse dall’estero. La retribuzione è il primo criterio di scelta nella valutazione di un’offerta di lavoro. Ma quali sono i principali criteri che i fiorentini prendono in considerazione nella ricerca di un nuovo lavoro? La retribuzione rappresenta il primo criterio di scelta e viene infatti indicato dal 67% dei rispondenti: è la percentuale più alta registrata in Italia, dove la media è del 50%. Troviamo poi al secondo posto la vicinanza a casa (46%), seguita l’importanza del nuovo ruolo affidato e il suo allineamento con le competenze e aspirazioni (36%). Ai piedi del podio c’è la possibilità di conciliare il lavoro con le esigenze della vita privata (31%), seguito dalla presenza di sistemi di incentivazione del merito/bonus (23%) e dagli strumenti di welfare (21%) a disposizione (quali l’asilo nido aziendale, la presenza di convenzioni, ecc.). I motivi per lasciare l’attuale posto di lavoro. I motivi di cambio dell’attuale posto di lavoro sono legati in primis (38%) alla ricezione di un’offerta di lavoro migliorativa e particolarmente allettante. Segue con il 28% la retribuzione non adeguata seguita da ritmi di lavoro troppo pesanti/stressanti (24%). Interessanti, infine, le altre cause: il 17% dei rispondenti si dichiara insoddisfatto dell’attuale forma contrattuale, mentre il 14% indica la generale perdita di interesse nel fare carriera o di crescere lavorativamente. La modalità di lavoro preferita è quella ibrida (52%). L’indagine si è spinta anche ad analizzare il pensiero dei lavoratori fiorentini in merito alle nuove forme di lavoro che si stanno affermando nel nostro Paese. Nello specifico, in tema di smart working, la modalità di lavoro preferita risulta essere quella ibrida (ufficio + lavoro da remoto), indicata dal 52% dei rispondenti. Sorprende il 37% di preferenza per il lavoro al 100% in presenza, la seconda più alta in Italia (media è del 29%). Solo 1 fiorentino su 10 (11%) preferisce invece il lavoro al 100% da remoto (è il dato più basso rilevato nel Paese, dove la media è del 16%). Il 78% dei lavoratori fiorentini si dichiara soddisfatto dell’equilibrio tra lavoro e vita privata. Complessivamente, il 78% di lavoratori fiorentini esprime un giudizio positivo in merito all’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. A livello nazionale, Firenze, insieme a Milano, risulta la città più appagata in termini di “work life balance” rispetto a una media nazionale del 70%. Il 27% dei fiorentini sarebbe inoltre disposto a rinunciare a una piccola parte della retribuzione per migliorare il work-life balance a beneficio della vita privata. Piace la settimana corta. Firenze è, infine, particolarmente interessata all’idea della settimana lavorativa corta, a parità di ore complessive e stipendio, visto che quasi tutti i lavoratori intervistati (92%) si dichiarano interessati, con il 53% addirittura “molto” interessati. Maurizio Costanzo 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro