Firenze, rinviato al 12 luglio lo sfratto della moschea in piazza dei Ciompi

Si tratta del terzo rinvio dello sfratto. L’Imam Izzeddin: “Nel nuovo locale dobbiamo fare lavori interni, ringraziamo tutti quanti della collaborazione”

L'imam Izzeddin Elzir

L'imam Izzeddin Elzir

Firenze, 8 giugno 2023 - Lo sfratto esecutivo dei locali attualmente occupati dalla moschea in piazza dei Ciompi a Firenze, fissato per questa mattina, è stato rinviato al 12 luglio su richiesta di entrambe le parti. Entro metà luglio la comunità islamica fiorentina e la proprietà dell'immobile, il fondo pratese Finvi, hanno manifestato l'intenzione di siglare un accordo per stabilire modalità e tempistiche del rilascio dell'edificio. La comunità islamica, nel frattempo, ha acquistato uno spazio vicino alla sede dell'attuale moschea, via Martiri del Popolo, di proprietà di Intesa San Paolo, dove si trasferirà nei prossimi mesi una volta completati i lavori di ristrutturazione. Si tratta del terzo rinvio dello sfratto, dopo i precedenti del 16 dicembre 2022 e del 27 aprile scorso. "Ufficialmente ancora non c'è una data certa dell'incontro tra le arti ma di sicuro avverrà entro il 12 luglio, che è la nuova data di accesso esecutivo; entro quella data abbiamo tempo per vederci", ha commentato l'avvocato Lorenzo Garofalo, legale della comunità islamica, Lorenzo Garofalo. "Sono stato contattato dopo uno scambio di email dal legale del fondo Finvi e abbiamo valutato finalmente l'opportunità di sedersi a un tavolo per decidere come uscirne, con quali modalità e in che tempi - ha aggiunto Garofalo - La situazione è molto più serena, sono tutti molto più rilassati perché la comunità ha trovato un nuovo luogo, che chiaramente ancora non è agibile; ci sono ancora da fare passaggi burocratici e vari lavori. Però siamo felici al momento di aver trovato una soluzione concreta, nel quartiere che più ci piace, ci rappresenta dove tutti ci vogliono bene: è la soluzione migliore che potevamo auspicare. Fino a quando la struttura acquistata non sarà agibile abbiamo la necessità di continuare con l'esercizio del diritto di culto, questo è quello che chiediamo". L'imam Izzeddin Elzir ha commentato: "Ringraziamo tutti quanti di questa collaborazione che realmente era il nostro obiettivo fin dall'inizio; si potevano evitare tutti questi momenti difficili, in particolare per la comunità islamica ma anche per la città di Firenze. Siamo contenti che stiamo andando avanti con i pagamenti del nuovo locale in via Martiri del Popolo e speriamo di chiudere presto la pratica. Il nuovo locale deve essere agibile e per questo dobbiamo fare dei lavori interni. Stiamo cercando di correre anche per lasciare giustamente gli spazi attuali al proprietario". L'assessore comunale al Welfare, Sara Funaro, è intervenuta sul nuovo rinvio dello sfratto della moschea: "Oggi penso ci sia un primo segnale realmente importante, perché è la prima volta da quando è iniziata questa vicenda che c'è stato un rinvio dato e richiesto dalle parti. Per cui è il primo segnale distensivo che noi auspicavamo, come avevamo detto da tantissimo tempo. E' chiaro che oggi diventa tutto molti più semplice avendo già un luogo definito, chiaro, che ha bisogno di tempo, ma che è già una soluzione". "Non avere ulteriori momenti di tensione e di preoccupazione - ha aggiunto Funaro - è un segnale importante per la comunità islamica e per la città, perché il diritto di preghiera è fondamentale e ci preoccupava questa situazione di tensione continua. L'auspicio nostro è che, negli incontri che ci saranno tra le parti, si possa arrivare a degli accordi definitivi che possano portare la comunità ad andare avanti con il percorso dei lavori della nuova sede. Sono fiduciosa che finalmente si possa arrivare a chiudere un percorso nel miglior modo possibile". Maurizio Costanzo 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro