Firenze, il mercato delle Pulci compie sessant’anni

Eleonora Settepassi: “Festeggeremo con una mostra e iniziative”

60esimo anniversario del Mercato delle Pulci

60esimo anniversario del Mercato delle Pulci

Firenze, 22 maggio 2023 - Era il 22 maggio del 1963 quando venne inaugurato a Firenze il mercato delle Pulci in piazza dei Ciompi. «Insieme a quello di Palermo, è l’unico mercato di antiquariato stanziale in Italia», ci tiene a sottolineare Eleonora Settepassi, presidente dell’Associazione Mercato Storico Antiquario delle Pulci.

Finita la seconda guerra mondiale, e iniziata la ricostruzione post bellica, due furono i protagonisti del periodo di rinascita della città: il “Sindaco Santo” Giorgio La Pira e Piero Bargellini.

«Diedero una svolta alla riqualificazione del centro urbano di Firenze e anche delle periferie – spiega Settepassi -. L’idea di sistemare i “rigattieri” di zona e i venditori ambulanti in una piazza fu appoggiata e fortemente voluta da Bargellini, allora assessore alla cultura di La Pira. Iniziativa voluta per due motivi: dare un luogo ai rigattieri, e restituire dignità agli operatori, che erano venti e muniti di ”regolare licenza” per esercitare la professione».

Si creò dunque anche a Firenze un mercato delle Pulci, sul modello di altre capitali europee. «Il progetto vide la firma di un grande nome dell’architettura toscana: Italo Gamberini, che fu nel 1933 uno degli architetti vincitori del progetto per la ricostruzione della stazione di Firenze. In quell’epoca piazza de’ Ciompi era un mondo magico, in cui trovare oggetti che oggi sarebbero introvabili – spiega Eleonora – e alcuni stand hanno fatto la storia del mercato».

Molti degli attuali operatori sono gli stessi che videro la nascita del mercato, in cui oggi si trova anche tanto modernariato. Come ha ricordato Renzo Pavi, storico rigattiere: «Fui il primo ad entrare nella piazza, assieme a mio padre Callisto e mio zio Mirto. Con noi altre famiglie di rigattieri iniziarono a lavorare nella piazza, tra cui i De Benedictis e la famiglia Allegri».

Alla fine degli anni ottanta si iniziò a discutere di uno spostamento, e il 26 ottobre del 2019 venne inaugurato il nuovo mercato in Largo Annigoni. Oggi lo sguardo è rivolto al futuro: «Abbiamo avuto la visita degli assessori Giovanni Bettarini e Sara Funaro e abbiamo tagliato la torta – spiega Settepassi -. Per festeggiare il sessantennale da settembre pensiamo di organizzare eventi, manifestazioni e una mostra fotografica. Per il futuro vorremmo che la galleria diventasse un punto di incontro per i giovani, uno spazio che ospiti eventi, conferenze, iniziative culturali».

La signora Marta Casoli, che abita in piazza dei Ciompi dal ‘62, ha 80 anni, ed era così affezionata al mercato che aveva fatto una raccolta firme per evitare venisse trasferito. «L’ho visto nascere e ora mi fa piacere vengano ricordate le sue origini. Il mercato era un presidio di sicurezza e di simpatia. C’era un bel clima, si andava perché c’erano facce familiari. Non tanto per comprare, ma per vedere, sapere, per ‘imparare dai ricordi’. A me piaceva molto quando arrivavano i ‘trovarobe’, interessati a oggetti d’epoca che servivano per la scena di un film o uno spettacolo teatrale. Ad esempio delle scrivanie, ma anche timbri, giornali, calamai d’epoca. Ogni incontro ti arricchiva. Ora di residenti ne siamo rimasti in pochi».

Maurizio Costanzo  

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