
Delusione viola dopo lo 0-2
Firenze, 14 maggio 2015 - Si dice che i sogni muoiono all’alba: quello viola della “remuntada” contro il Siviglia finisce al 21° del primo tempo con il gol di Bacca, il più temuto attaccante degli andalusi. A questo punto, la “remuntada” per ribaltare il 3-0 dell’andata assumerebbe proporzioni titaniche (ci vorrebbero cinque gol), troppo grandi anche per il più innamorato dei tifosi. Il 2-0, poi, fa calare il sipario.
Alla finale di Varsavia va il Siviglia con pieno merito (è la quarta finale negli ultimi nove anni per gli andalusi che hanno vinto le altre tre volte, compresa l'edizione dello scorso anno) e trovano un avversario imprevisto: il Dnipro che ha battuto il Napoli a sorpresa. I viola escono tra i fischi della curva Fiesole.
Peccato, non tanto e non solo per la #RemuntadaViola (impresa che appariva molto improbabile, ma è stato bello e giusto crederci), quanto perché, comunque, la Fiorentina è scesa in campo sospinta dai 30mila del “Franchi”, da tutta la città di Firenze e da tutto il popolo viola. Sarebbe stato bello, come aveva chiesto Montella alla vigilia, “restare in partita fino all’ultimo”, ma non è stato così.
Sin dall’inizio i viola soffrono l’aggressività del siviglia e rischiano al 6’ quando Basanta cincischia in area, si fa rubare palla da Vidal, fermato in extremis. La Fiorentina, però, ci prova e attacca in forze in cerca di un gol che permetta di coltivare ancora il sogno. Montella ha escluso Gomez e in avanti punta su Ilicic e Salah.
Al 16’ occasionissima per i viola: colpo di testa di Gonzalo su corner e grande parata di Rico. La Fiorentina c’è, attacca con determinazione, ma come accaduto troppe volte quest’anno, il problema è la difesa che in cinque minuti capitola due volte su altrettante sbandate e sempre su azioni che arrivano dal fronte destro dell’attacco andaluso: al 21’ Bacca infila dopo un batti e ribatti in area (con Savic che si perde il difensore colombiano); al 26’ è Carriço a segnare dopo un liscio di Basanta. Fine dei sogni.
Incitata dalla curva Fiesole che chiede di mostrare carattere e orgoglio, la squadra viola prova con ammirevole impegno (con Salah che è sicuramente l'ultimo a mollare) a salvare l'onore, ma nel primo tempo è il Siviglia ad andare più vicino al 3-0 piuttosto che i viola al 2-1.
Nella ripresa esce Basanta (ferito al capo, ma comunque disastroso nel complesso), i viola continuano a provarci, manca la lucidità (e anche un pizzico di fortuna...), ma non la generosità. I viola collezionano molti corner, ma non passano. Anzi, sugli attacchi del Siviglia rischiano il 3-0. Poi al 21' della ripresa (minuto fatale..) Pizarro si conquista un calcio di rigore, ma Ilicic lo tira altissimo. a questo punto, la Curva Fiesole, che fino a quel momento aveva incitato i viola punzecchiando la società ("bisogna spendere") e i giocatori (dedicando cori a ex viola come Batistuta e Schwarz) perde la pazienza e contesta con un coro eloquente: "Fate ridere".
Nonostante la buona volontà, il gol della bandiera non arriva. Il sogno europeo è sfumato, come quello della Coppa Italia e quello della conquista di un posto in Champions League. Ora resta da difendere il quinto posto: non è certo una stagione fallimentare, ma digerire certe delusioni sarà dura.
Il tabellino
Fiorentina 0
Siviglia 2
FIORENTINA (3-5-1-1): Neto; Savic, Gonzalo, Basanta (1' st Pasqual); Joaquin, Borja Valero (39' st Lazzari), Pizarro, Mati Fernandez (21' st Badelj), Alonso; Ilicic; Salah. All. Montella
SIVIGLIA (4-2-3-1) Rico; Coke, Carriço, Kolodziejczak, Tremoulinas; Mbia, Krychowiak; Vidal, Banega (9' st Iborra), Vitolo (28' st Reyes); Bacca (24' st Gameiro). All. Emery
Arbitro: Skomina (Slovenia)
Note: ammoniti Pizarro, Savic, Banega, Borja Valero