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La serra galleggiante Jellyfish Barge seconda al premio delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile

Il prototipo, che sarà presentato all'Expo 2015, è frutto di uno spin off dell'Ateneo

La serra galleggiante

Firenze, 15 aprile 2015 - Una serra galleggiante, in grado di produrre cibo, acqua ed energia. Si chiama Jellyfish Barge ed è stata progettata dallo spin off dell’Ateneo Pnat. Per lei, un grandissimo riconoscimento: si è classificata seconda al premio Unece Ideas for Change Award, ideato dalla commissione economica delle Nazioni Unite per l’Europa.

La competizione, organizzata nell’ambito delle iniziative per il 2015, anno per lo Sviluppo Sostenibile, è rivolta alle start-up innovative con idee progettuali capaci di affrontare le attuali sfide economiche e sociali. La votazione per stabilire i vincitori del premio, cui hanno partecipato 25 Paesi con 150 proposte, è avvenuta martedì 15 aprile a Ginevra, al Palais des Nations, ad opera dei delegati di 56 Paesi membri e di una giuria di esperti. Il progetto della serra è stato sviluppato dallo spin off nato all'interno dell'Incubatore universitario fiorentino, nell’ambito delle attività di ricerca del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, diretto da Stefano Mancuso, associato di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree.

La serra è composta da un basamento in legno, che fluttua su fusti di plastica riciclati, e sfrutta acqua del mare, energia solare e vento per alimentare le piante al suo interno. Un modulo completamente autonomo, che funziona senza pesare sulle risorse esistenti. Jellyfish Barge, che gode del finanziamento dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, costituisce uno dei progetti di punta della Regione Toscana per Expo 2015.