
Pietro Resta, meglio noto come Wikipedro
Firenze, 27 agosto 2018 - Raccontare Firenze, i suoi angoli e le sue bellezze storiche, in modo semplice e divertente. Tutto nasce come un gioco a marzo del 2017, quando un giovane ragazzo fiorentino innamorato della sua città, sulla sua pagina Facebook ha pensato di raccontare la storia di Firenze attraverso dei video simpatici e istruttivi, capaci di far divertire ma anche incuriosire lo spettatore. Il suo nome è Pietro Resta ma su Facebook in questa sua avventura per tutti è Wiki Pedro. Un’idea che è subito piaciuta a tanti raccogliendo un grande consenso di follower, giunti oramai a quota 20mila, che hanno trasformato questo progetto in un grande successo. Tant’è che oggi, questo del 26enne Pietro Resta può dirsi a tutti gli effetti un fenomeno social, molto apprezzato dai tanti che attraverso i suoi video apprendono curiosità storiche su Firenze, ricevendo informazioni utili per fare di una visita alla città un’esperienza indimenticabile.
Come nasce l’idea di diventare una sorta di guida turistica 2.0?
“È stato un insieme di cose in generale. Ho sempre avuto una grande passione per la recitazione e per il cinema, quindi volevo provare a esprimere la mia personalità. E ho cercato di legarci Firenze perché avevo visto che sui social si limitavano a fare foto o a scrivere articoli. In più affittavo e tutt’ora affitto un appartamento, dunque volevo distinguermi creando un blog d’informazioni utili sulla città”.
Quando è partito questo progetto?
“Ha preso avvio a fine marzo 2017, è una cosa che si è evoluta nel tempo: ora è più blog mentre all’inizio era partito come una rivista online per dare informazioni utili sulla città, per chi intendesse visitare Firenze. Tutti i video sono in italiano, avevo intenzione anche di farli in inglese o con sottotitoli, ma per ora questo resta in progetto”.
Da cosa prendi spunto per spiegare la città in maniera divertente?
“Intanto dai racconti che mi fanno gli amici guide turistiche, i vecchini di Santo Spirito e San Frediano, gli amici artigiani con cui sono in contatto perché la mia famiglia ha una ditta di mobili. E poi mi informo da libri, riviste e da tutto quel che mi capita”.
In questi video ti fai aiutare da qualcuno?
“No sono autodidatta. Sono dei video molto semplici, fatti col telefonino e montati con un’applicazione presente nell’iPhone. Faccio tutto da solo”.
Qual è il target di riferimento?
“Le persone che mi seguono non sono solo giovani, ma anche di una certa età, vanno dai 20 ai 50 anni. I più giovani, dai 17 ai 23 anni, seguono più Instagram, dove ho notato che il mio pubblico è un pochino più piccolo”.
Progetti per il futuro?
“È tutto talmente partito come un gioco, che al momento ho davvero zero idee per quanto riguarda il futuro. La mia idea è quella di continuare a fare video e a divertirmi”.
Il commento che ricordi con più piacere?
“Ce ne sono diversi. Mi colpiscono quelli che mi dicono che dovrei insegnare nelle scuole. Una cosa che mi gratifica particolarmente è quando mi dicono che ci vorrebbe un Wiki Pedro per ogni città. È una cosa che oltre a farmi piacere mi stimola molto, anche nel farmi venire idee nuove, perché il nostro è un Paese meraviglio che merita di essere conosciuto meglio e visitato”.