Vaccinazione, dosi dimezzate: salta il piano

Ieri stop alle prenotazioni sul portale dopo la comunicazione da Roma. La campagna dovrà essere riorganizzata: migliaia di spostamenti

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di Ilaria Ulivelli

Se sarà confermato l’annuncio da Roma che ieri ha mandato la Toscana nel caos, per la campagna di vaccinazione sarà un brusco stop. Quello che non ci voleva. La struttura commissariale nazionale per l’emergenza ha comunicato che nel mese di luglio arriveranno circa 470mila dosi Pfizer, la metà di quelle attese. Anche di Moderna ne arriveranno la metà, ma erano già poche decine di migliaia.

Alla luce di ciò il governatore toscano Eugenio Giani ha dato immediatamente lo stop alle prenotazioni sul portale, ma questo non basterà a evitare una riorganizzazione complessa degli appuntamenti già presi: in Regione si calcola che dovranno essere spostate circa 35mila prime dosi a settimana per poter effettuare tutti i richiami già spinti al limite massimo di intervallo di 42 giorni.

L’Asl Toscana centro aveva appena messo a punto un piano in cui si prevedevano tre scenari, in base alla partecipazione dei cittadini alla campagna di vaccinazione nei mesi estivi. Un piano che è già saltato con la comunicazione di ieri e che rischia concretamente di far mancare alla Toscana l’obiettivo di raggiungere l’immunità di comunità entro la fine di settembre.

"Allo stato attuale stiamo procedendo con 30mila vaccinazioni al giorno e questo ci consente giorno dopo giorno di fare pezzi di muro sempre più efficaci nella frontiera contro il Covid", aveva appena detto ieri il presidente Giani. Perché in effetti non fanno stare tranquilli le notizie che arrivano da oltremanica. La certezza di evitare le peggiori conseguenze del contagio con la variante Delta si hanno con il ciclo vaccinale completo, da qui la necessità di procedere speditamente anche con la somministrazione delle seconde dosi. Anche se al momento i casi più recenti di variante Delta in Toscana sono quelli della coppia tornata dall’India dopo l’adozione nel pieno dell’epidemia.

Ma tutto ora viene rimesso in discussione. Comprese le prenotazioni per il mese di agosto. Che stavano crescendo con estrema lentezza, complice la voglia di vacanze dei toscani. I prenotati dal primo al 15 agosto a ieri erano poco più di 40mila. Ancora non era stata impegnata la seconda metà del mese con l’idea che sarebbe stata da destinare alla fascia dei più giovani, tra i 12 e i 15 anni, da vaccinare prima del rientro in classe, in parte negli hub e in parte dai pediatri che hanno raggiunto un accordo che lunedì sarà ratificato dalla giunta di palazzo Strozzi Sacrati e prevede la chiamata attiva da parte dei medici.

Da oggi l’Asl rimetterà mano alle agende, prevedendo che a luglio gli hub, in molti casi, restino aperti solamente mezza giornata per ottimizzare il lavoro degli operatori che – diversamente – rimarrebbero a lungo inoperosi in attesa dei vaccinandi prenotati alla spicciolata. Con la riorganizzazione delle agende decine di migliaia di appuntamenti verranno spostati con inevitabili disagi per i cittadini che avevano già pianificato i loro impegni.

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