Trova e restituisce mille euro: "Mia madre e la mia religione mi hanno insegnato così"

Imran Mohammead, un disoccupato 30enne di origini pachistane e richiedente asilo in Italia, sogna di fare il panettiere

Firenze, 17 maggio 2022 - Quando camminando si è ritrovato davanti a una borsa abbandonata in strada, non ha avuto dubbi. L'ha presa e l'ha portata alla polizia. “Perché mia madre e mio padre mi hanno insegnato così” racconta con la voce rotta dall'emozione Imran Mohammead, un disoccupato 30enne di origini pachistane e richiedente asilo in Italia.

Imarn, che è da tre anni in Italia e vive in un centro di accoglienza per immigrati, presso la cooperativa Il Girasole, racconta anche dei due anni che ha impiegato per raggiungere i confini dello Stivale: “Ho lasciato la terra dei miei genitori perché avevo bisogno di lavorare in modo da mandare qualcosa a casa e ho attraversato la Grecia, la Croazia, la Turchia. Ho preso botte, mi hanno sequestrato il cellulare, è stato un periodo tremendo ma alla fine ce l'ho fatta – le sue parole -. Oggi in Italia mi sento al sicuro”.

Ed è proprio in Italia, o meglio nella sua Firenze, la città che lo ha adottato, che il 30enne vorrebbe rimanere. Per questo, senza pensarci, ha preso la borsa, ha raggiunto la caserma della polizia e ha consegnato la borsa al personale di guardia. Gli agenti hanno provveduto a riconsegnarla alla proprietaria, una cittadina straniera che l'aveva smarrita proprio vicino alla stessa caserma in via Baracca. Il suo gesto di correttezza ha permesso alla polizia di rintracciare il legittimo proprietario. “Ho visto che c'erano dei soldi dentro ma non ho preso né toccato nulla, non si fa. La legge si rispetta, la mia famiglia mi ha insegnato così, la nostra religione insegna così” dice il 30enne che ci spera per davvero nel permesso di soggiorno indispensabile per trovare un impiego.

Imran, infatti, ha perso da qualche tempo il posto e oggi sogna di fare il panettiere o lavorare come magazziniere ma anche nella ristorazione. Qualunque lavoretto che gli possa permettere di continuare a mandare a casa i soldi necessari a mantenere tre fratelli e quattro sorelle.

Carmine Lapadula, responsabile del centro accoglienza Il Girasole, insiste sulla necessità di un permesso di soggiorno: “E' indispensabile per trovare un impiego stabile. Intanto Imaran ha preso la patente per guidare il muletto e sta frequentando un corso per migliorare l'italiano, ha già esperienza in un forno. Bisogna aiutarlo”  

 

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